Qualche scatto dalla giornata di “porte aperte” con Wolfgang Scheibe e il suo universo combinato di arte, agricoltura e musica, ascoltata e suonata….di particolare…con oltre 400 eventi, quello di Tatti è l’unico in Italia (e in pratica quasi l’unico fuori da paesi Germanofoni… ce n’era un altro nel sud della Danimarca)…
Ma come mai compaiono anche dei grani tra le foto? Saranno antichi? Saranno moderni? Saranno artigianali? Per saperne di più non resta che attendere i prossimi episodi della serie “Jug Band Colline Metallifere!” (o scrivere a micalosapevo@pibinko.org o 3317539228 se siete curiosi).
Finalmente, grazie all’incessante lavoro di indagine sul campo di Mauro Tirannosauro e di Jennifer la Renna di Verona, siamo riusciti a trovare un primo punto in the heart of Tuscany nei dintorni di Arezzo. Unico neo: notiamo che i punti “HOT” sono tutti lontani dal percorso della Via della Citta Brusca, che Gerardo da Frickendorf attraversò secoli fa e che ora stiamo ripristinando nella rete di mobilità agrodolce. Vedremo se possiamo produrre qualche pergamena che attesti che Gerardo era passato più vicino…nel frattempo, buona giornata!
Jennifer la Renna di Verona e Mauro Tirannosauro lo hanno acclarato oltre ogni ragionevole dubbio. Anche Castelfiorentino (FI) è “in the heart of Tuscany”.
Aiutateci a disegnare il perimetro di questo grande cuore segnalando località o strutture a micalosapevo@pibinko.org o 3317539228. Al momento siamo su una sorta di ventricolo stretto, ma sono solo i primi passi di questo sondaggio.
Una mattina mi son svegliato e il grande fardello mi ha detto che sette anni fa ero a San Miniato (PI).
Questa cosa mi fa riflettere sulle magnfiche sorti e progressive dell‘AI, ahi ahi ahi, perché sette anni fa sono sicuro di non essere stato a San Miniato (PI), in quanto impegnato con evento dell’Open Data Day a Torniella (GR)….perché il grande fardello ha i suoi ricordi, ma anche la rete pibinko.org sa fare i promemoria (vedi: https://www.pibinko.org/oggi-avvenne/, di cui tendo a fidarmi di più).
Con Mauro Tirannosauro e Jennifer la Renna di Verona come guide nella via della Citta Brusca, il cammino di mobilità agrodolce nel metà-verso della rete pibinko.org non c’è mai un momento di noia e tra un punto stappa e l’altro è pieno di ecspìriens esperienziali che si possono fare in modo non turistico e disomogeneo.
Per esempio ieri, a grosso modo a metà strada della stappa tra Bastia e Arezzo, hanno trovato un’area di addestramento gatti…o erano cani..comunque, un sacco di bei cartelli. Potete scorrere il cursore per vedere cosa vedono loro…
Per organizzare le vostre vacanze lungo la via della Citta Brusca: micalosapevo@pibinko.org oppure 3317539228.
Finalmente, grazie a un finanziamento del PRNM (misura 2.3.4.5.6) abbiamo potuto avviare il lavoro di digitalizzazione del percorso originario che Gerardo da Frickendorf seguì tra il 1349 e il 1617 nel viaggio alla scoperta della Citta Brusca.
Per il momento abbiamo ritrovato, da alcune tovagliette spacciate per pergamene, tracce evidenti di una prima tranche della via che Gerardo seguì, soprattutto su quad, nel tratto dai limiti del circolo polare artico fino allo specchio degli Usi Civici di Tatti nelle Colline Metallifere grossetane.
Via via, nel momento in cui saranno disponibili ulteriori fondi (di caffè o di magazzino), andremo a pubblicare nuovi tratti, o a rendere più dettagliate alcune tappe salienti di questo straordinario itineriario, che rappresenta una sintesi unica di tensione verso un obiettivo e necessità di non raggiungerlo.
Forse non tutti sanno che, al civico 39 di una via che non ricordiamo (la foto è del 5-2-2005) a Milano c’è una targa dedicata all’insigne maestro Perez Prado. Se sapete qual è la via, scrivete a micalosapevo@pibinko.org o al 3317539228.
Percorrendo la linea Tirrenica della vecchia SS1 Aurelia dal 1969 con tutti i mezzi tranne l’elicottero, ho avuto modo nel tempo di osservare il territorio cambiare. Uno dei passaggi radicali è stata la promozione della SS1 Aurelia a quattro corsie (dove possibile), e successivamente la costruzione della A12 fino a Cecina nord (comunque se guardate bene a Livorno potete sempre riconoscere il punto in cui finiva l’autostrada). Per non perdere l’esercizio, via via mi butto comunque sulla vecchia, cara SS1, e tra vari posti mi piace sempre fermarmi a La California, frazione di Bibbona (LI).
A questa località dedichiamo un testo che potete ricantare sulla base di “Hotel California” degli Eagles. Mi raccomando gli assoloni di chitarra nella coda. Sotto, un video per aiutarvi.
Risalivo l’Aurelia tra Grosseto e Livorno Tutta pini e radici, nella macchina un forno In lontananza, intravidi una pallida luce pigiai l’acceleratore vediamo dove conduce
Stava lì sulla soglia e sentii la campana
E tra me e me pensavo di stare a Cafaggio o a Lorenzana Accese una candela e mi fece passare E dal Gabbani le voci sentii commentare
“Oh te bimbo sei a La California” Senza mare, sai senza colli sai la Toscana è qua Son tutte dritte le strada a La California Niente curve dai (niente curve dai) Resta qua con noi
C’è chi va Castagneto, e chi dai Bolgheresi Chi punta San Vincenzo e ci rimane pure dei mesi Ma io ora ho capito dove voglio restare mica in mezzo ai cipressi o coi turisti al mare
Senza esitazione chiesi alla polizia se lungo questo drittone ci fosse un’agenzia un’immobiliare o magari qualcuno per trasferirmi sulla vecchia Statale Uno
Oh te bimbo sei a La California Mica Cecina, mica Cecina, mica Cecina Niente terremoti a La California Non si sta poi male (non si sta poi male) Assaggia ‘sto maiale
Cipolle nel soffritto, braciole sulla griglia e lei mi disse “siamo qui con chi ci piglia” Poi a Grosseto o Livorno trovi tanta più gente Ma due amici, e una strada diritta, sono meglio di niente
Non ricordo poi bene, quando rimisi in moto Se mi diressi a nord o a sud, avevo solo un grande vuoto Pensando a La California, frazione di Bibbona Tra la costa etrusca e i colli verso la Magona