Per presentare questo personaggio poliedrico trascriviamo la lettera di presentazione che ci ha dato in occasione di una recente collaborazione a Scansano (GR):
La mia vita in uno zaino.
Mi chiamo Julio Cesar e sono arrivato in Italia dall’Uruguay circa trenta anni fa con uno zaino.
Il mio scopo è sempre stato la ricerca della speranza in un mondo migliore, di armonizzarmi con le persone che incontravo.
Tale utopia mi ha portato a scoprire l’arte della musica, dell’artigianato.
Mi dedico sia per me stesso che per gli altri ad intrattenimento musicale con la chitarra e strumenti di percussione, a fiato, di origine caraibica e andina che creo anche artigianalmente.
So costruire anche piccoli oggetti in legno.
Oltre che per lo stretto necessario a vivere la mia opera di artista di strada è rivolta anche a dare un senso naturale, romantico a questa realtà che traspare sempre più virtuale che concreta.
Offro dunque disponibilità a chi mi volesse contattare per iniziative musicali ed artigianali.
Nella piazza Garibaldi, al centro di Scansano, il capoluogo del Morellino: un locale a cavallo tra la pizzeria e la factory culturale. Oltre a ottime pizze e altre pietanze e tutto il necessaire per bere, troverete varie forme di cibo per la mente, proposte da Andrea ed Elio.
Si collabora dal 2006. Si occupa di programmazione di attività culturali e didattiche per CSBNO ( Cultura Socialità Biblioteche Network Operativo) e altre realtà culturali del territorio milanese . E’ molto appassionato di musica. Rintracciabile a: fabrizio.malvicini@gmial.com.
Orsola Sinisi, videomaker indipendente, cresciuta in Puglia, vive a Milano dal 1997. Dopo esperienze in ambito teatrale, nel 2002 dà inizio alla sperimentazione video firmando regia, riprese e montaggio di tutti i lavori.
Dal 2003 al 2006 realizza la serie Ritratti a teatro, intervistando alcuni dei più significativi autori teatrali tra cui Ascanio Celestini, Marco Baliani, Jan Fabre, Giovanni Lindo Ferretti, Renato Sarti, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, pubblicati sul sito Ateatro di Oliviero Ponte di Pino.
Nel 2005 realizza Del Rwanda non sappiamo nulla, documentario sul genocidio con Yolande Mukagasana e il Gen. Dallaire, premiato a Bolzano nel 2006.
Nel 2007 realizza Un tempo si chiamavano cafoni, inchiesta sui braccianti di ieri e gli extracomunitari impegnati nella raccolta del pomodoro in Puglia, premiato al NIFF nel 2009.
Del 2010 è Foodpower, selezionato in numerosi festival, premiato a Roma da Morandini come miglior corto di regia al femminile e terzo classificato al Clorofilla film festival.Nello stesso anno fonda insieme a Lucio Monocrom le Officine Pandino, laboratorio di produzione video ed elaborazione dell’ immagine.
Dal 2010 tiene workshop di “videoteppismo”, laboratori di documentario di analisi socio-antropologica e mappatura dei luoghi, per la realizzazione di film collettivi.
Produzioni video
2002 E i fiorentini stanno a guardare
2003 Massimo Munaro-ritratto
Renato Sarti-ritratto
2004 Giovanni Lindo Ferretti-ritratto
Ascanio Celestini-ritratto
2005 Marco Baliani-ritratto
Del Rwanda non sappiamo nulla
Jan Fabre-ritratto
2006 Antonio Rezza e Flavia Mastrella-ritratti
Pasherienaset il figlio di Iside – Il lungo viaggio di una statua egizia
Genova – giochi nella notte dei musei
2007 ritratto di famiglia
Un tempo si chiamavano cafoni
La Fura dels Baus-ritratta assente
2008 spara
Brides on tour
I Rom invitano al Bellezza
2009 Danze d’oltrEuropa
Alle radici delle patate
2010 Foodpower
Beggar’ s food
Folle
Foodpusher
Primavera di bellezza
2011 Bovisa Film Collection
2012 Sapessi com’è strano: rilevatori a Milano
Partecipazione a Festival
Borderlands 4ff Bolzano
Sguardialtrove Milano
Quinte(s)senza Palermo
Saldi di fine stagione – Palermo
Festambientesud – Monte Sant Angelo (Fg)
Festival del cinema indipendente – Roma
Tempia – Roma
Filmaker al chiostro – Pordenone
NIFF 2008
L’altro corto – Roma
Festival del cinema invisibile – Lecce
Efebocorto 2010
Melzo film festival
Opere Nuove – Bolzano
BovisaVideoConnaction – Milano
Di ruolo – Catania
Foggia Film Festival
Festival audiovisivo della Biodiversità – Roma
Cinemavvenire Video Festival – Roma
Clorofilla film festival
Festival internazionale audiovisivo della biodiversità – Roma
Invideo – Milano
Altri progetti
autrice di recensioni cinematografiche per il sito Destroy This Nerd
responsabile dell’allestimento per la presentazione stampa delle collezioni kidult e Mabina Gioielli srl-
Bou-Tek Milano
autrice delle immagini di repertorio per il documentario “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti
realizzazione della serie Rhythmicity, esperimenti di esplorazione psico-geografica all’interno del progetto Exercises in Urban Reconnaissance in collaborazione con il collettivo italo-berlinese Ogino Knauss
ricerche Repertorio per “MEI [MEIG] Voci Migranti” di Federico Greco – prod. Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Meta
docente di corsi di editing video e video partecipato
Il Birrificio 26 Nero nasce nel 2011 a Scalvaia, frazione nel versante nord della Val di Farma, a opera di Fabio Massellucci, detto anche Fabione.
Su Fabio negli archivi della rete pibinko.org abbiamo un archivio abbastanza nutrito a partire dal 2007, dato che fu uno dei partecipanti alla missione della palla a 21 dalla Toscana a Chicago e ritorno, e si trova a recitare varie battute nel documentario di cui potete vedere qui il trailer e qui l’intero lavoro.
Fabio è stato anche intervistato da Radio Popolare Milano nel marzo 2014, in occasione della missione di palla a 21 a Milano (ascolta il podcast).