Mettiamo che abbiate un raduno prenatalizio di una famiglia molto, molto numerosa e che diate appuntamento in un punto di ritrovo, che so, un ristorante, in un posto comodo da raggiungere per la maggioranza dei parenti.
Dato che poi i vari rami della famiglia passeranno il Natale in luoghi diversi e anche molto lontani, il ritrovo nel ristorante che chiameremo, ad esempio “Da Nando l’autostoppista” è l’occasione per scambiarsi i doni per le feste ormai vicine.
Fare un regalo a parenti un po’ lontani è sempre complicato…se vai sul facile qualche zio si potrebbe ritrovare dodici paia di calzini uguali. Se vai sull’elaborato, potresti portare pensieri che corrispondevano ai gusti della tua biscugina quando giocavate a fare i castelli di sabbia a Misano Adriatico, mentre oggi è diventata un’esperta di nodi giapponesi…insomma…forse la cosa migliore è applicare il metodo di “Santa Segreta”. Andiamo a svelarlo, senza ulteriori digressioni
Ipotesi:
- numero di membri della famiglia allargata, sparsi al 95% per l’Italia e un 5% all’estero: 858 al 14-11-2025
- numero di posti nel ristorante 80 (diciamo 10% della famiglia)
Svolgimento
- ogni parente che può effettivamente arrivare alla cena, che so, il 16 dicembre, prenota per la cena
- la sera del 16, il parente arriva da Nando l’autostoppista e porta con se un regalo. Non si sa per chi. Una cosa che secondo lui farà piacere condividere con gli altri.
- a ogni regalo in arrivo viene abbinato un numero progressivo, da 1 a 80 (si possono usare i numeri della tombola levando quelli da 81 in su).
- quando il livello etilometrico dei commensali arriva attorno a 0.065, il maestro di cerimonie prende il sacchetto con i numeri della tombola e comincia ad aggirarsi per i tavoli distribuendo i numeri della tombola (oppure i commensali vengono chiamati uno ad uno a pescare un numero).
- il commensale X ritirerà quindi il regalo corrispondente al numero che ha pescato. Potrà decidere se aprirlo sul momento, oppure farlo nello spazio riservato che preferirà.
- Qualora il commensale pescasse il numero corrispondente al regalo che ha portato, ributterà il numero nel sacchetto e ne pescherà un altro. Se è l’ultimo, amen.
Note:
- oltre a beni e prodotti come calzini, orologi, cavatappi e casse USB, per esempio, è possibile proporre come cadeau un “buono spesa” per un servizio, che so: uno shampoo, una consulenza sulla proprietà intellettuale, un’ora di lavoro di manutenzione idraulica. In questo caso il regalo dovrà essere sotto forma di lettera scritta, ma (idealmente) messa in una scatoletta, possibilmente con una leggera zavorra, in modo da non creare una distinzione visiva tra beni e servizi durante l’estrazione
- Il regolamento può essere adattato e semplificato ma, ricordate, sarà stata comunque una proposta di pibinko (adattando ricordi di seconda superiore nell’hinterland sud di Milano, circa 1980, o la pratica che nei paesi anglosassoni chiamano “Secret Santa”, il Babbo Natale segreto).
- Da decidere se anche i parenti che non possono essere fisicamente presenti al ristorante possono mandare i loro cadeau. Potrebbe diventare poi complicato gestire la riconsegna. Per ora escludiamo questa ipotesi.
Approfondimenti
- Su pibinko: https://www.pibinko.org/chi-sono/
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- Per altre richieste, commenti, e booking: micalosapevo@pibinko.org o 3317539228



























