Archivio mensile:Maggio 2015

La valle che non c’è

Sulla base de “L’Isola che non c’è” di Edoardo Bennato – per cominciare a m(‘)appare la Val di Farma. Nel curare la versione bilingue del sito, si scopre che il grande Edoardo ha prodotto anche una versione in inglese della canzone.

Sulla stessa linea “abbiamo uscito” nel 2016 la poesia+editoriale Maremma? Amara? e più di recente (maggio 2020) “Rock a Milano, Blues alla Rocca” con la Jug Band Colline Metallifere. [NdR 23.5.2020]

Seconda uscita a destra
dopo Piombino
e poi dritto, fino al Gabellino
poi la strada è sbagliata perché
non può esister la valle che non c’è

Forse questo ti sembrerà Sorano
ma la Regione ti ha un po’ levato il grano
ed ora sei quasi col vino e
potrebbe esistere la valle che non c’è

E a pensarci, da Rosia
basta scendere ma ‘unn è una dritta via
e chi è saggio chi è maturo non sa
che da Iesa si potrebbe passa’

Son d’accordo con voi,
non esiste una valle
dove ‘un c’è Biondi, santi, né buoi
poco olio e -pazienza- alle castagne si pensa
forse è proprio la valle che non c’è

E non è un’illusione
e non basta la pianificazione
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi con me

son d’accordo con voi
qualche ladro, no gendarmi
ma che razza di valle è?
molta radio e poca lenza
tanti prati pe’ sdraiarmi
forse è proprio la valle che non c’è

Seconda uscita a destra
dopo Piombino
e poi dritto, fino al Gabellino
poi la strada è sbagliata perché
non può esister la valle che non c’è

E stai attento se giro
che potrei anche trovarla
ma versando del vino per tre
chi ne è già un po’ emigrato
e gli giran le spalle
forse potrebbe tornarci con te

branobag del 22-5-2015: apri le ali/Spread your Wings

[NdR: questa puntata va in onda in forma registrata da un anno fa, perché è la stessa, identica, spiccicata, uguale a se stessa – ma non ripetitiva- situazione]

2014-05-11 13.48.25-ganzata-loPoteva essere un branobag di augurio di venerdì scorso, e poi è diventato un branobag di consuntivo del lunedì. I temi emersi negli scorsi tre giorni meritano prima di essere meditati, poi editati e mai additati. di-da-ti.

Per sintetizzarli nel frattempo, la miglior spiegazione è arrivata, e non è casuale, da Claudio noto Bob “E’ stata ‘na ganzata”.

[NdR: Aggiunta del 2015….sì, ‘na ganzata…ma che stancaia che m’è vvenuta! e oggi (fino a novembre) si rilavora]

“Spread Your Wings”

Sammy was low | Sammy era triste
Just watching the show | solamente a guardare lo spettacolo
Over and over again | sempre da capo
Knew it was time | Sapeva che era tempo
He’d made up his mind | che si decidesse
To leave his dead life behind | a lasciare la sua vita morta dietro di sé
His boss said to him | il suo capo gli disse
“Boy you’d better begin | “ragazzo, sarà meglio che to cominci
To get those crazy notions right out of your head | a levarti quelle strane idee dalla testolina
Sammy who do you think that you are? | Sammy, ma chi ti credi di essere?
You should’ve been sweeping up the Emerald Bar” | Avresti dovuto passare lo straccio al bar Smeraldo”

Spread your wings and fly away | apri le ali e vola via
Fly away, far away | vola via, lontano
Spread your little wings and fly away | apri le tue alette, e vola via
Fly away, far away
Pull yourself together | rimettiti i sesto
‘Cos you know you should do better | ché lo sai che puoi fare meglio di così
That’s because you’re a free man | perché sei un uomo libero

He spends his evenings alone in his hotel room | passa le serate da solo nella camera d’albergo
Keeping his thoughts to himself, he’d be leaving soon | i suoi pensieri li tiene per sé, ché vorrebbe partire alla svelta
Wishing he was miles and miles away | sperando di essere a chilometri e chilometri di distanza
Nothing in this world, nothing would make him stay | niente in questo mondo, niente, riuscirebbe a farlo rimanere

Since he was small | sin da quando era piccolo
Had no luck at all | non aveva alcuna fortuna
Nothing came easy to him | niente era facile per lui
Now it was time | ora era il tempo
He’d made up his mind | di decidersi
“This could be my last chance” | “questa potrebbe essere la mia ultima possibilità”
His boss said to him, “Now listen boy! | il suo capo gli disse: “Acolta me!”
You’re always dreaming | “stai sempre a sognare,
You’ve got no real ambition, you won’t get very far | non hai alcuna vera ambizione, non andrai molto lontano
Sammy boy, don’t you know who you are? | Sammy, ragazzo, non sai chi sei?
Why can’t you be happy at the Emerald Bar?” | perché non puoi essere felice al Bar Smeraldo?”

So honey

Spread your wings and fly away
Fly away, far away
Spread your little wings and fly away
Fly away, far away
Pull yourself together
‘Cos you know you should do better
That’s because you’re a free man

branobag del 21-5-2015: il risplendere dell’anima/Soulshine

…non è il titolo di una canzone di Mogol/Battisti. Dopo qualche puntata di branobag un po’ atipica rispetto alla prima serie, in cui c’era una rigorosa alternanza italia-resto del mondo e altre cifre stilistiche inconfondibili solo a me, oggi dobbiamo festeggiare.

Nel remake di Sliding Doors che stiamo scrivendo, ieri sera avrei dovuto essere assieme a Bob, Irene, Franco Turchi e il sassofonista dei Calibro 35 a sentire il Gov’t Mule all’Alcatraz a Milano, in un giro di boa ideale tra il convegno tenuto all’Archivio di Stato martedì 19 e quello che ci sarebbe stato al Politecnico giovedì 21.

Per esigenze di sceneggiatura, e non avendo considerato abbastanza seriamente i produttori del concerto la possibilità di spostare la data (tanto dal 24 al 27 compresi non hanno serate in calendario), l’evento al Poli è spostato al 25.

A questo punto, abbiamo studiato come recuperare quanto meno una foto del concerto di ieri sera

I Gov't Mule a Milano (20-5-2015) - courtesy of Omonimo & Pedro
I Gov’t Mule a Milano (20-5-2015) – courtesy of Omonimo & Pedro

Se poi fossimo stati lì,  avremmo probabilmente sentito Soulshine (provate anche la versione acustica):

 

Soulshine
by Warren Haynes

Intro: G    D    Em   F (x2)

G               D                    C                          G
When you can’t find the light, that got you through the cloudy days,
Quando non riesci a trovare la luce, quella che ti ha fatto attraversare i giorni nuvolosi

G                     D                   C                           G
When the stars ain’t shinin’ bright, you feel like you’ve lost you’re way,
Quando le stelle non sono molto luccicanti, e ti senti di aver perso la strada

G                   D              C                G
When those candle lights of home, burn so very far away,
Quanto le candele di casa bruciano, ma molto in lontananza

G                        D           Em                         F
Well you got to let your soul shine, just like my daddy used to say.
Be’, bisogna che tu faccia splendere la tua anima, proprio come diceva il mi’ babbo

[Chorus]
G                           D Dsus4 D
He used to say soulshine, it’s better than sunshine,
Diceva che lo splendore dell’anima è meglio dello splendore del sole

C                                G  G6 G
It’s better than moonshine, damn sure better than rain.
è meglio di quello della luna, sicuramente è meglio della piogga
G                               D
Hey now people don’t mind, we all get this way sometime,
Oh, la gente non ci fa caso, capita a tutti di sentirsi così

Em           F                      G G6 G
Got to let your soul shine, shine till the break of day.
Bisogna che tu faccia splendere l’anima, farla splendere sino al far del giorno

I grew up thinkin’ that I had it made, gonna make it on my own.
Sono cresciuto pensando di avercela fatta, che sarei stato in piedi da solo

Life can take the strongest man, make him feel so alone.
La vita può prendere l’uomo più forte di tutti, e farlo sentire molto solo

Now and then I feel a cold wind, blowin’ through my achin’ bones,
Ogni tanto sento un vento freddo che soffiando mi taglia le ossa

I think back to what my daddy said, he said “Boy, in the darkness before the dawn:”
Allora ripenso a quello che diceva il mi’ babbo, diceva “ragazzo, nel buio, prima dell’alba:”

[Chorus]

Em                   C
Sometimes a man can feel this emptiness,
A volte un uomo può sentire questo vuoto

G
Like a woman has robbed him of his very soul.
Come se una donna gli avesse proprio portato via l’anima

Bm                             C
A woman too, God knows, she can feel like this.
Anche una donna, sa Dio, può sentirsi così

F                                      D Dsus4 D
And when your world seems cold, you got to let your spirit take control.
E quanto il mondo ti sembra freddo, e bisogna the tu lascio che lo spirito prenda il controllo

[Chorus]

 

branobag del 20/5/2015: Aulin

  • Li ho sentiti nominare da un annetto,
  • li ho visti suonare quest’inverno e ho comprato un disco che ho riascoltato e fatto riascoltare con il “gruppo di auto aiuto musicale (e non solo)” de La Combriccola a TorniellA
  • ho parlato un’ora col cantante e altri personaggi  del telefilm chiamato vita il 18 maggio scorso….

…Fatta la somma: questo gruppo mi piace.

Ha dei punti in cui può crescere, rispetto agli obiettivi che dichiara, ma è anche un gruppo di giovani, e quindi ha una prospettiva ampia e ci crescerà.

Gli EFL (Etruschi From Lakota) fanno pezzi che ricadono in tre categorie: quelli salterelli rock con le pentatoniche minori, quelli salterelli folk con la chitarra slide, e quelli non salterelli, tipo ballate.

In una zona collocabile fra Mother dei Pink Floyd, Quelli che di Enzo Jannacci (…”quelli che con una dormita passa tutto, anche il cancro”) e Wild Horses degli Stones, ecco a voi…Aulin

La domanda non retorica è….e domani vedrai…vedrai cosa…?

Come al solito, diamo la priorità alle versioni live (anche se l’audio è un po’ saturo). Il video ufficiale non è male, se volete starli a riascoltare.

p.s. se qualcuno è stato a Pisa lo scorso aprile a sentire i Susanu, mi contatti, per favore

madre ti ho vista aprire  | mother, I saw you opening
l’armadietto dei medicinali per curare le botte |  the medicine locker, to heal your beatings
mi dici sei caduta dalle scale,  | you’re telling me you fell from the stairs
ma non serve l’aulin, e stammi ad ascoltare | but you don’t need Aulin [i.e. nimesulide], and will you hear me
chiudi gli occhi, tira su le coperte,  | close your eyes,  pull up your blankets
ché domani…poi vedrai  | and tomorrow…you shall see

sorella, non aver paura, | sister, fear not

spiegami quei segni sopra i bracci, che nascondi col pullover | please explain those marks on your arms, which you are hiding with your jumper

mi dici che è stato il gatto,  | you’re saying it was the cat,

ma non serve l’aulin, stammi ad ascoltaretorna in camera, pensa ai fiori, | go back to your room, think about flowers

che domani…poi vedrai

padre, smonta il tuo orgoglio, | father, strip off your pride

non bestemmiare per due graffi delle donne che hai intorno | do not curse about a few scratches from the women around you

tu dici “non mancarmi di rispetto”,  | you are saying “give me respect”

ma non serve l’aulin, e stammi a sentire

Stai con le mani ferme immobili, che domani… | keep your hands right there, don’t move, and tomorrow…

dottore non sto tanto bene… | doctor, I’m not feeling so well

non c’è un aulin che mi può curare |don’t you have an aulin to cure me

per questo dolore che nasce dal cuore,  | for this pain, rising from my heart

e non lo so fermare | and which I don’t know how to stopmah guardi, non serve l’aulin.  | well, look, you don’t need aulin

torni a casa, chiuda gli occhi… | go back home, close your eyes
usi i rimedi naturali | use natural cures
che domani poi vedrà | and tomorrow you shall see

branobag del 20-5-2015: aulin

  • Li ho sentiti nominare da un annetto,
  • li ho visti suonare quest’inverno e ho comprato un disco che ho riascoltato e fatto riascoltare con il “gruppo di auto aiuto musicale (e non solo)” de La Combriccola a Torniella,
  • ho parlato un’ora col cantante e altri personaggi  del telefilm chiamato vita il 18 maggio scorso….

…Fatta la somma: questo gruppo mi piace.

Ha dei punti in cui può crescere, rispetto agli obiettivi che dichiara, ma è anche un gruppo di giovani, e quindi ha una prospettiva ampia e ci crescerà.

susanu_cometa

Gli EFL (Etruschi From Lakota) fanno pezzi che ricadono in tre categorie: quelli salterelli rock con le pentatoniche minori, quelli salterelli folk con la chitarra slide, e quelli non salterelli, tipo ballate.

In una zona collocabile fra Mother dei Pink Floyd, Quelli che di Enzo Jannacci (…”quelli che con una dormita passa tutto, anche il cancro”) e Wild Horses degli Stones, ecco a voi…Aulin

La domanda non retorica è….e domani vedrai…vedrai cosa…?

Come al solito, diamo la priorità alle versioni live (anche se l’audio è un po’ saturo). Il video ufficiale non è male, se volete starli a riascoltare.

p.s. se qualcuno è stato a Pisa lo scorso aprile a sentire i Susanu, mi contatti, per favore

 

 

 

 

madre ti ho vista aprire  | mother, I saw you opening
l’armadietto dei medicinali per curare le botte |  the medicine locker, to heal your beatings
mi dici sei caduta dalle scale,  | you’re telling me you fell from the stairs
ma non serve l’aulin, e stammi ad ascoltare | but you don’t need Aulin [i.e. nimesulide], and will you hear me
chiudi gli occhi, tira su le coperte,  | close your eyes,  pull up your blankets
ché domani…poi vedrai  | and tomorrow…you will see

sorella, non aver paura, | sister, fear notspiegami quei segni sopra i bracci, che nascondi col pullover | please explain those marks on your arms, which you are hiding with your jumpermi dici che è stato il gatto,  | you’re saying it was the cat,ma non serve l’aulin, stammi ad ascoltaretorna in camera, pensa ai fiori, | go back to your room, think about flowersche domani…poi vedrai

padre, smonta il tuo orgoglio, | father, strip off your pridenon bestemmiare per due graffi delle donne che hai intorno | do not curse about two scratches from the women around youtu dici “non mancarmi di rispetto”,  | you are saying “bring me respect”ma non serve l’aulin, e stammi a sentireStai con le mani ferme immobili, che domani… | keep your hands right there, don’t move, and tomorrow…

dottore non sto tanto bene… | doctor, I’m not feeling so wellnon c’è un aulin che mi può curare |don’t you have an aulin to cure meper questo dolore che nasce dal cuore,  | for this pain, rising from my hearte non lo so fermare | and which I don’t know how to stopmah guardi, non serve l’aulin.  | well, look, you don’t need aulintorni a casa, chiuda gli occhi… | go back home, close your eyes
usi i rimedi naturali | use natural cures
che domani poi vedrà | and tomorrow you will see

un anno per m(‘)appare (Archivio di Stato di Grosseto)

20150519-gr-volantino

Con Andrea Giacomelli, Federico Giussani e Giulia Ceccarini:

[NdR: il prossimo incontro per m(‘)appare sarà lunedì 25 maggio 2015 al Politecnico di Milano, sempre dalle 17 alle 18.30

L’evento si è svolto nella cornice della mostra, inaugurata dall’Archivio di Stato sabato 16 maggio, avente per tema il “Paesaggio e risorse alimentari in Maremma nell’epoca moderna”, per cui siamo stati circondati da un sacco di mappe storiche interessanti, che vi invitiamo a controllare di persona (la mostra rimarrà allestita per diversi mesi). Oltre ai relatori e ad alcuni dipendenti dell’Archivio erano presenti circa quindici uditori, provenienti da Grosseto, Follonica, e Val di Farma. Abbiamo avuto inoltre un paio di assenti giustificati. La novità di rilievo rispetto ad altri incontri passati è stata la presenza di nuovi attori nel gruppo di lavoro della rete pibinko.org

Giulia e il progetto INVOLEN Giulia Ceccarini, studentessa di terza liceo scientifico a Grosseto, ci ha parlato del lavoro fatto per partecipare al concorso indetto dal progetto europeo INVOLEN. Il progetto riguarda lo sviluppo di iniziative di educazione (in particolare ambientale) facilitando il dialogo tra generazioni diverse.

Nel caso presentato da Giulia, la storia è partita dalle interviste a persone della Val di Farma (in particolare a Piloni e Torniella), per arrivare a creare due “location-based games”, giochi basati sulla posizione geografica. Uno dei giochi si intitola “Le palline sulle colline”, riprendendo il titolo della mostra fatta nel 2008 a Ribolla e San Francisco sul tema della palla a 21/palla eh!. Il gioco è in pratica un corso di 21 (o di palla) video con Mario e Bob “travestito”. E’ pensato soprattutto per chi transita dalla Val di Farma e ha poco tempo per fermarsi. Per sentire qualche storia sul gioco, potete partire dai video realizzati da Andrea Giacomelli nel 2007-2008 (cfr. sezione Palla a 21 di http://www.pibinko.org/video), per arrivare alle interviste realizzate da Giulia a Piloni il mese scorso a Renato Bartalucci e Marisa Boncioli. L’altro gioco, intitolato “m(‘)appare la Val di Farma” è invece pensato per chi vuole passare almeno mezza giornata piena in escursioni tra boschi, castelli e biodiversità, senza trascurale la “biodiversità umana” e la ricchezza in termini di memoria storica e conoscenza del territorio che gli abitanti di questi borghi possiedono, come gli abitanti di ogni zona rurale. Per esempio, potete sentire perché in Val di Farma ci sono problemi di parcheggio, la storia dello stabilimento del Caolino, e qualche memoria dei tempi di guerra, sempre grazie alle interviste realizzate da Attivarti.org per il concorso INVOLEN. L’esperienza fatta da Giulia, con il supporto di Andrea Giacomelli e il contributo fattivo di circa 18 persone sarà inoltre presentata il 24-25 settembre in un convegno internazionale che si terrà a Firenze, riprendendo contributi già proposti in passato sulle esperienze in corso nella Valle del Farma I giochi della Val di Farma sono ancora in una fase di collaudo, ma è possibile partecipare (e anzi vi invitiamo a farlo appunto per completare la “fase beta” della parte informatica)

. Federico Federico Giussani, conosciuto da Attivarti.org l’anno scorso, ha “lanciato” le attività che svolgerà nell’ambito della prossima edizione del Toscana Foto Festival, con una mostra dedicata ai paesaggi notturni. Su questo tema Federico, nato a Milano ma emigrato a Grosseto all’età di 12 anni, ha lavorato da tempo, ed è arrivato ad avere riconoscimenti nella forma di pubblicazione su riviste e menzioni a concorsi internazionali. Federico esporrà alcuni dei suoi scatti sul cielo notturno dal 13 luglio al 9 agosto, negli spazi del Chiostro di S. Agostino a Massa Marittima. La mostra si intitola “…e quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Inoltre, giovedì 16 luglio, alle ore 22 al Palazzo dell’Abbondanza, terrà assieme ad Andrea Giacomelli una serata/evento per m(‘)appare l’altra metà del paesaggio. Federico ha inoltre portato varie stampe da suoi lavori precedenti e ha mostrato in anteprima mondiale il reportage che ha fatto in occasione del transito in Maremma del Giro d’Italia, raccontando anche alcuni aneddoti “dietro le quinte” della vita da fotografo in occasione di grandi eventi. pibinko Andrea Giacomelli si presenta a volte come pibinko -storpiatura dell’aggettivo sardo che sta per “molto puntiglioso”- per non farsi confondere con suoi omonimi che nella vita fanno cose molto diverse (consulenti economici di governi esteri, batteristi in veneto ecc.).

Andrea ha ri-proposto la versione 2015 di un tema che nacque nel 2006-7 dalla congiunzione storica di idee e persone interessate a valorizzare cultura, ambiente e innovazione libera, già spiegato a Ribolla, a Monticiano/Massa Marittima, e in varie occasioni in val di Farma (ad esempio nel 2009-2010). Da questa tensione nacque la storica missione di palla a 21 a Chicago, preceduta da un film e precursore del progetto della BuioMetria partecipativa, e da lì altre cose sono successe. In particolare, Andrea ha poi raccontato gli sviluppi in corso per il progetto BuioMetria Partecipativa e le collaborazioni con la rete di ricerca europea Loss of the Night (già documentate sul blog di Attivarti.org) C’è chi dice che Attivarti.org abbia un sacco di idee strane. Se fossero solo idee, non ci sarebbe un curriculum di 4-5 persone che negli scorsi cinque anni si è arricchito di righe corrispondenti a qualificazioni professionali e/o a incarichi di lavoro derivanti dalle competenze maturate nell’associazione. Se fosse solo “postdadaismo” non ci sarebbe un indotto misurabile in termini di pubblicità positiva dei luoghi e dei temi trattati, nonché di effettive presenze di persone attratte dai progetti che Attivarti.org (e prima di questa, il “collettivo” che operava come Quinto Quadrante/pibinko.org). Se poi fossero solo iniziative strane, forse potrebbero essere solo un momento di evasione creativa, ma magari non starebbero in un flusso di attività che dura ormai da quasi dieci anni. Morale: rimanete sintonizzati su questo blog per seguire gli sviluppi, o scrivete a micalosapevo@pibinko.org per saperne di più.

branobag del 19-4-2015: La disciplina della Terra

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Pio, Bob e Tito…tre che di disciplina della terra se ne intendono abbastanza. durante una riunione per il concorso INVOLEN (25-2-2015)

Questo brano l’ho sentito finora due volte. La prima volta nella primavera del 2003, di maggio, dalla radio di un autobus da Trieste per Ljubljana.
La seconda quando lo proposi nei branobag del 2012 (cfr. BB 20-8-2012…quando ancora si chiamavano Brano Bag con lo spazio).

Non credo di averlo mai più risentito. La prima volta ma mi rimase molto impresso – forse perché da poco era venuta a mancare una persona cara che di mestiere faceva l’agricoltore diretto…ma forse non solo per questo. La seconda volta, uguale….la terza…

La disciplina della Terra | the Earth’s discipline
sono i padri e i figli | is fathers and sons
i cani che guidano le pecore | dogs herding sheep
tutti quei nomi dimenticati | all those forgotten names
sotto la mano sinistra del suonatore. |under the left hand of the player

Solo l’amore non va così | but love doesn’t work like this
a me pagano il giusto in questa vita mi pare | they pay me right in this life, I think
anche per vedere bene | also to see well
per inseguire e per ascoltare. | to pursue and to listen

Perché la vita non va così |because life isn’t like this
è la disciplina della Terra. | it’s the Earth’s discipline

Tu sei più bella di ieri vita | life, you are more beautiful than yesterday
che a tutti ci fai battere il cuore | making all of our hearts beat
ed è proprio questo che mi piace tanto | and in fact this is what I like so much
ma non so scrivere e non so dire | but I can’t write and I can’t speak
non so chinare la testa | I can’t bow my head
che non si china la testa | ‘cause you shouldn’t bow your head
e non si regala l’intelligenza e la compagnia | and you shouldn’t give away intelligence and company
e non è il caso di aspettare | and you shouldn’t be waiting
non è il caso di aspettare
mai più. | ever more

Perché la vita non va così
è la disciplina della Terra.

Me ne stavo qui con gli occhiali al soffitto |I was here, with my glasses looking at the ceiling
a innamorarmi dei colori delle cose | falling in love with the colors of things
ma desiderare non basta | but craving is not enough
da così lontano non basta. | not from so far away

Ora ho un contratto con gli angeli | now I have a contract with angels
e ti ritrovo di sicuro vita | and I surely find you, life
in qualche mese d’agosto accecante | in some blinding month of August
o in un tempo meno illuso | or in a less deceived time
che vuoi tu. | which you will
Perché la vita non va così
è la disciplina della Terra.

branobad del 18-5-2015: tutto ciò che voglio

tirareincasodinecessita

La precisione e l’accuratezza devono essere commisurate alle necessità. se ti devi misurare la febbre, è importate sapere se la temperatura è 38.1 o 38.2? Se devi lanciare una sonda spaziale, è importante sapere se il tal parametro dell’orbita è giusto alla decima o all’undicesima cifra decimale?

Anni fa, si era nel secolo scorso, sul Corriere della Sera intervistavano il direttore di uno dei programmi spaziali della NASA. Veniva descritto come un tipo che voleva essere veramente sicuro del fatto suo e non avere rischi. Per caratterizzarlo in questo senso, l’articolo diceva che, oltre ad aver sottoscritto una polizza vita per la sua famiglia, aveva poi sottoscritto una seconda polizza a coprire il rischio di fallimento della compagnia di assicurazioni della prima polizza. Per l’uomo che non deve sbagliare mai. Chissà come gli è andata con la crisi dei mutui subprime…

Diceva ancora l’intervista che questo livello di assicurazione era indispensabile, perché se Nando sbagliava l’orbita di una microvirgola alla ventesima cifra decimale, la sonda avrebbe avuto una deviazione di milioni di chilometri, una volta arrivata in fondo al viaggio.

…e magari avrebbe scoperto qualcosa di più interessante!

Do I stress you out | Ti sto stressando?
My sweater is on backwards and inside out | porto la maglietta col davanti di dietro e al rovescio
And you say how appropriate | e tu mi dici “come ti sta bene”
I don’t want to dissect everything today | non voglio sezionare ogni cosa, oggi
I don’t mean to pick you apart you see | non foglio farti a pezzetti, vedi
But I can’t help it | ma non posso farci niente

And there I go jumping before the gunshot has gone off | e poi parto, prima che la pistola abbia dato il via
Slap me with a splintered ruler | mi picchia con un righello scheggiato
And it would knock me to the floor if I wasn’t there already | e questa cosa mi butterebbe in terra, se già non ci fossi
If only I could hunt the hunter | se solo potessi cacciare il cacciatore

And all I really want is some patience | e tutto quello che voglio è un po’ di pazienza
A way to calm the angry voice | un modo di calmare la voce arrabbiata
And all I really want is deliverance | e tutto quello che voglio è liberazione

Do I wear you out | ti sto stancando?
You must wonder why I’m relentless and all strung out | starai pensando al perché sono così inesorabile ed esaurito
I’m consumed by the chill of solitary | sono consumata dal brivido dei solinghi
I’m like Estella | sono come Estella [* personaggio di un romanzo che aveva storie con un sacco di uomini]
I like to reel it in and then spit it out | mi piace avvolgerlo nella lingua e poi sputarlo
I’m frustrated by your apathy | sono frustrata dalla tua apatia

And I am frightened by the corrupted ways of this land | e mi spaventano i modi corrotti di questo paese
If only I could meet the Maker | se solo potessi incontrare il demiurgo
And I am fascinated by the spiritual man | e sono affascinata dalla persona spirituale
I am humbled by his humble nature | e sono resa umile dalla natura umile di lui

What I wouldn’t give to find a soulmate | che cosa non darei per trovare un’anima gemella
Someone else to catch this drift | qualcun altro per seguire questa corrente
And what I wouldn’t give to meet a kindred | e che cosa non darei per trovare un simile

Enough about me, let’s talk about you for a minute | abbastanza su di me, ora parliamo un po’ di te
Enough about you, let’s talk about life for a while | abbastanza di te, parliamo un po’ della vita
The conflicts, the craziness and the sound of pretenses | i conflitti, la pazzia, e il suono delle pretese
Falling all around…all around | che cadono tutto attorno, tutto attorno

Why are you so petrified of silence | perché siete così pietrificati dal silenzio
Here can you handle this? | Oh, siete in grado di reggere questo

[conta fino a 5 in silenzio]

Did you think about your bills, your ex, your deadlines | avete pensato alle vostre bollette, ai vostri ex, alle vostre scadenze
Or when you think you’re gonna die | o a quando pensate che morirete
Or did you long for the next distraction | o vi stava mancando la prossima distrazione

And all I need now is intellectual intercourse | e tutto ciò di cui ho bisogno ora è un rapporto intellettuale
A soul to dig the hole much deeper | un’anima per scavare il buco molto più a fondo
And I have no concept of time other than it is flying | e del tempo non ho altro concetto se non che sta volando
If only I could kill the killer | se solo potessi uccidere l’assassino

All I really want is some peace man | tutto ciò che voglio, ragazzi, è un po’ di pace
a place to find a common ground | un posto per trovare un terreno comune
And all I really want is a wavelength | tutto quello che voglio è una lunghezza d’onda

All I really want is some comfort | tutto ciò che voglio è un po’ di confort
A way to get my hands untied | un modo di slegarmi le mani
And all I really want is some justice… | …e un po’ di giustizia

Un giorno al Technologyforall 2015

2015-05-14tech4allL’anno scorso c’ero andato, e non era male. C’erano un sacco di droni.Quest’anno ci sono tornato, è stato sempre non male.

L’erba del vicino è sempre più verde?

Conosco alcuni geoscientist formati negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. Allora ti davano pane e corsi di telerilevamento (e tecnica delle costruzioni, nello stesso piani di studi).
Si percepiva una tensione verso l’alto. Ti raccontavano di campagne sperimentali fatte con sensori in laboratorio, o su dei binari sospesi, ma tutto era per poi caricare gli strumenti su un missilotto e spedirlo lassù a 800 km circa, e rilevare tutto il rilevabile. A questo punto i satelliti su li hanno messi (e continuano), e intanto hanno riscoperto il telerilevamento “più da vicino”.
Facendo volare un drone, si aggiunge un nuovo livello di intelligence anche a concetti che davamo per scontati…che so…dice Nando “L’erba del vicino è sempre più verde!”.
Risponde Luisa, maker e pilota neopatentata di droni.. “siamo sicuri? programmiamo un flyover con il sensore NIR, ci calcoliamo lo NDVI, e pronti…vediamo, se l’erba del vicino è veramente sempre più verde!

Ancora non ho avuto modo di usare un drone, anche se è da tempo che ci penso. Prima o poi, capiterà.

Ciccìbbai

L’altro canale che ho seguito, meno da vicino di quanto volessi dati vari “contrattempi”, era quello sull’apertura.

Open data, Open source. Licenze ciccìbbài (non è campidanese), ciccìbbàiènneccì (non è la stessa licenza quando hai il raffreddore), oddibìèlle (non è un invocazione all’Altissimo), e così via.
Rispetto a incontri che frequentavo -e organizzavo- negli anni 2007-8-9-10-11-12-13-14, mi sento di dire che c’è stata una maturazione rispetto al paradigma open.

Quella più importante, anche se dico questo basandomi su prove indiziarie e quindi mi riservo di indagare meglio, è che si è finalmente riconosciuto che esiste un mercato associato ai dati -e in particolare alle mappe- libere.

Sentire questo pensiero anche da parte di esperti che quattro-cinque anni fa sostenevano che le mappe libere si facevano “perché è bello” e che il fatto di vedere un business model con un reddito derivare dalla maturazione di attività di volontariato (fatto non escluso e, anzi, incoraggiato, della legge sulla promozione sociale) è quasi confortante! Forza!

Per finire in combriccola

Sulla via (ferrata) del ritorno, sorgono spontanei alcuni versi, su base de “La guerra di Piero” di de André:

  1. Voli sconvolto su un campo di grano
  2. ti chiami drone, non sei un aeroplano
  3. porti un sensore, ci guardi la terra
  4. volevi la pace, ti mandano in guerra
  5. ma tu non volevi, volevi volare
  6. su fiori e foreste, su fiumi e sul mare
  7. finché non arrivasti in periferia
  8. sbattesti la capa in una trattoria
  9. lì c’erano Paolo, Luisa e Fernando
  10. col pecorino e vin rosso bevendo
  11. si dimostrarono molto stupiti
  12. che il software di volo li aveva traditi.

(…il testo finale del brano è stato poi pubbicato il 9.7.2015 come “Ginone il drone”)