Archivio mensile:Maggio 2015

ecspobag del 29-5-2015 – by night: babbo girava come la punta d’un trapano/Vagabundo

[Essendo Come Savonesi Pericolosi Oltremodo]
[da un branobag di settembre 2012]

…non è uguale, ma se il pezzo che vi propongo oggi non è ispirato a “Papa was a Rolling Stone” dei Temptations, mi mangio il cappello, come direbbe Tex Willer a Kit Carson.

Direttamente da Savona, definita dal mio amico Andrea la città d’Italia con le donne vestite peggio (ma non ha mai detto con le peggiori donne!) Bobby Soul accompagnato da Alessio Caorsi…..take it away!

2015-05-29soulsupertrampQuale che sia la versione che preferite….quella di uno dei quintetti base più longevi della storia del soul rosavestiti, o quella “roots” con video sgranato in postproduzione, pensate al concetto di rolling stone…Bobby Soul e Alessio Caorsi, o chi ha scritto la canzone Vagabundo, ha pensato a un vagabondo…io “rolling stone” sarei tentato di tradurlo come “mina vagante”…un vagabondo che scende da un monte, vaga. una pietra che rotola giù da un monte può anche fare qualche danno. Che ne dite ?

…nel 2015, il concetto di “rolling stone” mi si assimila tanto a quello del soggetto che, come dicono nella valle che non c’è “….e gira più della punta d’un trapano”.

ecspobag del 28-5-2015: ciao, straniero/Goodbye Stranger

Il padiglio ECSPO in rassegna oggi riguarda: Estoni Commercialisti Sentono Pochi Ordini.

La Panteka a Genova
Genova – La Panteka – Tra le 00.00 e le 02.30 di un giorno dei primi di novembre 2006, avendo perso la coincidenza per Grosseto con un intercity fermatosi a Cava Manara (PV) per guasto meccanico. In scena: la ragazza elfica (SX), il figlio illegittimo di Ivano Fossati (DX) che sosteneva di aver prestato una chitarra a Branduardi per suonarci live, e un locale che non esiste più da un paio d’anni.

Per qualche motivo il grande tubo non mette in evidenza, nei cinque minuti che la Redazione concede per trovare il brano, versioni buone dal vivo di questo pezzo. Da sempre manuale di chitarra con wah-wah usato in modo sapientissimo, ci parla di uno che parte…un po’ come “e la vita l’è bèla” di Cochi e Renato.

E allora:

GOODBYE STRANGER – SUPERTRAMP

INTRO:
(Vintage Electric Piano – 120bpm)
Ab Ab Ab Ab

VERSE 1:
Ab (1/2 bar) Abº
It was an early morning yesterday. | Era una mattina presto, ieri
Db/Ab Ab
I was up before the dawn. | ero in piedi da prima dell’alba
Ab (1/2 bar) Abº
And I really have enjoyed my stay. | e sono proprio stato bene
Db/Ab Ab
But I must be moving on. | ma bisogna che riparta

BRIDGE 1:
(+E Guitar +Bass +Drums)
Ab7/Gb
Like a king without a castle. | come un re senza un castello
Fm7
Like a queen without a throne. | come una regina senza trono
Db
I’m an early morning lover. | sono un amante della mattina presto
Bbm7
And I must be moving on. | e bisogna che mi muova

VERSE 2:
Ab Ab
(EP + Light Drums)
Ab (1/2 bar) Abº
Now I believe in what you say, | ora, io credo in ciò che mi dici
Db/Ab Ab
Is the undisputed truth. | che sia la verità indiscussa
Ab (1/2 bar) Abº
But I have to have things my own way, | ma bisogna che veda le cose a modo mio
Db/Ab Ab
To keep me in my youth. | per mantenermi giovane

BRIDGE 2:
(+E Guitar +Bass +Organ)
Ab7/Gb
Like a ship without an anchor. | come una nave senza ancora
Fm7
Like a slave without a chain. | come uno schiavo senza catene
Db
Just the thought of those sweet ladies, | solo il pensiero di quelle signore carine
Bbm7
Sends a shiver through my veins. | mi manda un brivido nelle vene

Ab
And I will go on shining. | e continuerò a brillare
Ab7/Gb
Shining like brand new. | brilallare come fossi nuovo di pacca
Db
I’ll never look behind me. | non mi guarderò mai indietro
Bbm7
My troubles will be few. | avrò pochi problemi

CHORUS 1:
(EP + Light Drums)
|Ab |Ab+ |Fm/Ab |Bbm Eb7|

(+E Guitar)
|Ab |Ab7/Gb |Db |Bbm Eb7|

(+Bass)
Ab Ab7/Gb
Goodbye stranger it’s been nice. | addio straniero, è stato bello
Db Bbm Eb7
Hope you find your paradise. | spero tu trovi il tuo paradiso
Ab Ab7/Gb
Tried to see your point of view. | ho provato a vedere il tuo punto di vista
Db Bbm Eb7
Hope your dreams will all come true. | spero che i tuoi sogni si possano avverare tutti

Ab Ab7/Gb
Goodbye Mary, goodbye Jane. |addio mary, addio jane
Db Bbm Eb7
Will we ever meet again? | ci incontreremo ancora?
Ab Ab7/Gb
Feel no sorrow, feel no shame. | non sentirti in pena, non provare vergogna
Db Bbm Eb7
Come tomorrow, feel no pain. | verrà il domani, e non proverai dolore

Ab Ab7/Gb
Now sweet devotion is not for me. |ora, la dolce devozione non è cosa per me
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Just give me motion to set me free. | dammi solo movimento per rendermi libero
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
In the land and the ocean far away, | su terra e sull’oceano, lontano lontano
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
It’s the life I’ve chosen, every day. | è la vita che ho scelto, ogni giorno
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab+/C
So, goodbye Mary, goodbye Jane.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Fm Ab7/Gb
Will we ever meet again?
Will we ever meet again?

VERSE 3:
Ab Ab
(EP + Light Drums +E Guitar)
Ab (1/2 bar) Abº
Now some they do and some they don’t, | ora qualcuno c’è e qualcuno ‘un c’è
Db/Ab Ab
And some you just can’t tell. | e di qualcuno proprio ‘un Zi capisce
Ab (1/2 bar) Abº
And some they will and some they won’t. | e qualcuno vorrebbe, e qualcuno ‘un vorrebbe
Db/Ab Ab
For some it’s just as well. | e per qualcuno fa lo stesso

BRIDGE 3:
(+Bass +Organ)
Ab7/Gb
You can laugh at my behaviour. | puoi ridere del mio comportamento
Fm7
That’ll never bother me.| non mi darà mai noia
Db
Say the Devil is my saviour. | diciamo che il diavolo è il mio salvatore
Bbm7
But I don’t pay no heed. | ma io non ci faccio caso

Ab
And I will go on shining.
Ab7/Gb
Shining like brand new.
Db
I’ll never look behind me.
Bbm7
My troubles will be few.
CHORUS:
(EP +Whistling)
|Ab |Ab+ |Fm/Ab |Bbm Eb7|

(+E Guitar)
|Ab |Ab7/Gb |Db |Bbm Eb7|

(+Bass)
Ab Ab7/Gb
Goodbye stranger it’s been nice.
Db Bbm Eb7
Hope you find your paradise.
Ab Ab7/Gb
Tried to see your point of view.
Db Bbm Eb7
Hope your dreams will all come true.

Ab Ab7/Gb
Goodbye Mary, goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Will we ever meet again?
Ab Ab7/Gb
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab7/Gb
Now sweet devotion is not for me.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Just give me motion to set me free.
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
In the land and the ocean far away,
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
It’s the life I’ve chosen, every day.
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab7/Gb
So, now I’m leavin’, got to go. | ora me ne vo, bisogna proprio che parta
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Hit the road, I’ll say it once again. | via, per strada, e te lo ridico
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
Oh, yes, I’m leaving, I’ve got to go. |
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
Got to go, I’m sorry I have to tell you.
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab+/C
So, goodbye Mary, goodbye Jane.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Fm Ab7/Gb
Will we ever meet again?
Will we ever meet again?

OUTRO:
Ab7/Gb Ab7.b10

(Instrumental – accel. to 135bpm)
Ab7.b10 Ab7.b10 Db7.9+11 Db7.9+11
Repeat x8 to fade

Branobag aspettando il 3° Festival d’Inverno in Val di Farma (-24): Scuola

[inizialmente pubblicato come primo ECSPObag, il 27-5-2015. Per informazioni sui branobag vedi qui]

Trovandomi qualche giorno a Milano nel mese iniziale di EXPO (che per ora non ho visitato), non ho potuto non essere irraggiato dall’influenza che l’evento sta avendo sul tessuto urbano: le aiuole nitide, il lettering tridimensionale che dice dove sono i posti (cosa che in Turchia facevano 50 anni fa, anche se in 2D), i pacchetti colazione dedicati all’eventi.

Ho pensato quindi di omaggiare l’esposizione (e magari guadagnare qualche iscritto alla rubrica dei branobag, pensa che speculazione!) trasformando gli articoli in ecspobag. Ogni giorno, oltre ai contenuti che già arrivano, vi arriverà una frase in cui le iniziali delle parole diventano “ECSPO”.

Si parte con una frase nata ieri, avendo passato un bar vicino alla fermata M3 Crocetta:

Eravamo Convinti, Siamo Possibilisti

per il resto, buona lettura/asccolto/visione

[il presente branobag va in onda in forma registrata …era il 30-11-2012, ma sembra ora…]

Dieci minuti fa ero in un’ascensore di un palazzo di una città in cui gli ascensori potrebbero non servire più di tanto, e una coppia discuteva di una cena o un pranzo che stanno organizzando per domani…a un certo punto parlavano di qualche ingrediente che poteva essere usato per un certo piatto, ma anche per condire qualcos’altro.

Dal condire, è stato breve il passo al con-dire, e quindi al dire-con.

diverse persone mi hanno chiesto in questi mesi che cosa vuol dire “brano bag”, o “che cosa è”, o “se non penso che sia una cosa effimera”, o “se è necessario mettersi al pc mediamente prima delle 07.00 per comporre “dal vivo” questa rubrica, senza altra preparazione se non il sonno della notte prima e 45 anni di pellegrinaggi, tra la baia di San Francisco, la bassa Norvegia, il medio Marocco e le città Ittite da cui, guardando a Est si vede distinto il picco triangolare del monte Van.

Finora ho sempre detto che il significato dell’espressione “brano bag” non si può regalare così, “gratis”…sebbene almeno una decina di persone che ricevono questi messaggi quasi quotidiani lo dovrebbero conoscere già da 4-5 anni. Non per egoismo o per snobismo, ma perché…perché poi ci si arriva.

Però si può pensare a delle analogie…si potrebbe dire che i brano bag sono un modo di condire un’insalata culturale, e “dire con…” allo stesso tempo ?

Si potrebbe…

Per chiudere una settimana improntata alla metafora del piano di studi, una canzoncina facile facile…quattro accordi (gli stessi di She’s got Issues degli Offspring…provate RE-LA///DO-SOOOL) e un testo istruttivo.

…molto bello anche il prologo, che cala la canzone in un contesto storico…ogni espressione artistica seria e sempre figlia dell’epoca in cui nasce, e riesce poi a trasmettere qualcosa dopo che quell’epoca è passata e a prescindere dal percorso dell’artista che l’ha creata.

E’ curioso, infatti, anche se non strano, che Finardi, tra una fase decisamente di riflessione e di “cittadino attivo” e una fase di grande vecchio del folk-blues, sia stato ad esempio interprete della canzoncina che presentava la nuova Cinquecento (la prima vera “nuova” Cinquencento).

Grande Eugenio! Nun ce lascia’ (e poi canta strabene in inglese…non a caso essendo mezzo americano, se non sbaglio ?).

(Eugenio Finardi)

Ci dicevano, insistevano, di studiare
che da grandi ci sarebbe stato utile sapere
le cose che a scuola andavamo a imparare
che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.

E c’è chi è stato promosso, c’è chi è stato bocciato,
chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco
ma quelli che han studiato e si son laureati
dopo tanti anni adesso sono disoccupati.

Infatti mi ricordo mi sembrava un po’ strano
passare quelle ore a studiare latino
perché allena la mente a metter tutto in prospettiva
ma io adesso non so calcolare l’iva.

Io volevo sapere la vera storia della gente
come si fa a vivere e cosa serve veramente
perchè l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare:
è insegnare a imparare

Io per mia fortuna me ne son sempre fregato
non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato.
Ascoltavo dischi, mi tenevo informato.
Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.

Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino,
studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno,
ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita
un talento serve sempre.

ecspobag del 27-5-2015: School

Trovandomi qualche giorno a Milano nel mese iniziale di EXPO (che per ora non ho visitato), non ho potuto non essere irraggiato dall’influenza che l’evento sta avendo sul tessuto urbano: le aiuole nitide, il lettering tridimensionale che dice dove sono i posti (cosa che in Turchia facevano 50 anni fa, anche se in 2D), i pacchetti colazione dedicati all’eventi.

Ho pensato quindi di omaggiare l’esposizione (e magari guadagnare qualche iscritto alla rubrica dei branobag, pensa che speculazione!) trasformando gli articoli in ecspobag. Ogni giorno, oltre ai contenuti che già arrivano, vi arriverà una frase in cui le iniziali delle parole diventano “ECSPO”.

Si parte con una frase nata ieri, avendo passato un bar vicino alla fermata M3 Crocetta:

Eravamo Convinti, Siamo Possibilisti

per il resto, buona lettura/asccolto/visione

[il presente branobag va in onda in forma registrata …era il 30-11-2012, ma sembra ora…]

Dieci minuti fa ero in un’ascensore di un palazzo di una città in cui gli ascensori potrebbero non servire più di tanto, e una coppia discuteva di una cena o un pranzo che stanno organizzando per domani…a un certo punto parlavano di qualche ingrediente che poteva essere usato per un certo piatto, ma anche per condire qualcos’altro.

Dal condire, è stato breve il passo al con-dire, e quindi al dire-con.

diverse persone mi hanno chiesto in questi mesi che cosa vuol dire “brano bag”, o “che cosa è”, o “se non penso che sia una cosa effimera”, o “se è necessario mettersi al pc mediamente prima delle 07.00 per comporre “dal vivo” questa rubrica, senza altra preparazione se non il sonno della notte prima e 45 anni di pellegrinaggi, tra la baia di San Francisco, la bassa Norvegia, il medio Marocco e le città Ittite da cui, guardando a Est si vede distinto il picco triangolare del monte Van.

Finora ho sempre detto che il significato dell’espressione “brano bag” non si può regalare così, “gratis”…sebbene almeno una decina di persone che ricevono questi messaggi quasi quotidiani lo dovrebbero conoscere già da 4-5 anni. Non per egoismo o per snobismo, ma perché…perché poi ci si arriva.

Però si può pensare a delle analogie…si potrebbe dire che i brano bag sono un modo di condire un’insalata culturale, e “dire con…” allo stesso tempo ?

Si potrebbe…

Per chiudere una settimana improntata alla metafora del piano di studi, una canzoncina facile facile…quattro accordi (gli stessi di She’s got Issues degli Offspring…provate RE-LA///DO-SOOOL) e un testo istruttivo.

…molto bello anche il prologo, che cala la canzone in un contesto storico…ogni espressione artistica seria e sempre figlia dell’epoca in cui nasce, e riesce poi a trasmettere qualcosa dopo che quell’epoca è passata e a prescindere dal percorso dell’artista che l’ha creata.

E’ curioso, infatti, anche se non strano, che Finardi, tra una fase decisamente di riflessione e di “cittadino attivo” e una fase di grande vecchio del folk-blues, sia stato ad esempio interprete della canzoncina che presentava la nuova Cinquecento (la prima vera “nuova” Cinquencento).

Grande Eugenio! Nun ce lascia’ (e poi canta strabene in inglese…non a caso essendo mezzo americano, se non sbaglio ?).

(Eugenio Finardi)

Ci dicevano, insistevano, di studiare
che da grandi ci sarebbe stato utile sapere
le cose che a scuola andavamo a imparare
che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.

E c’è chi è stato promosso, c’è chi è stato bocciato,
chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco
ma quelli che han studiato e si son laureati
dopo tanti anni adesso sono disoccupati.

Infatti mi ricordo mi sembrava un po’ strano
passare quelle ore a studiare latino
perché allena la mente a metter tutto in prospettiva
ma io adesso non so calcolare l’iva.

Io volevo sapere la vera storia della gente
come si fa a vivere e cosa serve veramente
perchè l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare:
è insegnare a imparare

Io per mia fortuna me ne son sempre fregato
non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato.
Ascoltavo dischi, mi tenevo informato.
Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.

Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino,
studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno,
ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita
un talento serve sempre.

Lezione al Politecnico su “m(‘)appare l’altra metà del paesaggio”: integrazione di tecnologie e metodi partecipati per la tutela e la valorizzazione del territorio

La lezione, tenuta dalle 17 alle 18, era stata preceduta la mattina da una puntata di Maramao (Radio Popolare Milano) della mattina del 25-5 dedicata a presentare la lezione. Ascolta il Podcast

Andrea Giacomelli – ingegnere civile DSPT (1993) e dottore di ricerca in ingegneria idraulica IX ciclo


Nel 2008 l’autore, assieme a Francesco Giubbilini, un altro ingegnere ambientale, avviò il progetto BuioMetria Partecipativa con il duplice intento di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’inquinamento luminoso e raccogliere dati di qualità del cielo notturno integrando reti di monitoraggio e iniziative di citizen science.

Il progetto fu considerato una proposta innovativa e originale e ha destato nel tempo interesse sia dal punto di vista scientifico che da quello della divulgazione, con presentazioni, reportage, articoli sia in Italia che all’estero e vincendo un premio nazionale sull’innovazione proprio per la capacità di coinvolgere cittadini in attività scientifiche.

In parallelo, gli autori hanno consolidato un quadro di conoscenze tecnologiche e svolto un’analisi approfondita dei soggetti che in Italia operano sul tema dell’inquinamento luminoso, raccordando quelle che sono le tradizionali aree di competenza legate all’uso della luce artificiale (essenzialmente: illuminotecnici e architetti) a discipline diverse (ecologia, diritto, statistica, astronomia, gestione riserve naturali, sociologia).

Nel 2011 il progetto BuioMetria Partecipativa, assieme all’associazione Veneto Stellato ha avviato il CORDILIT (Coordinamento italiano per la raccolta di dati sull’inquinamento luminoso),  per il quale cui il gruppo BMP ha sviluppato l’infrastruttura per la raccolta e la condivisione dei dati di stazioni dislocate in cinque regioni italiane.

Nel 2013 Attivarti.org (l’associazione che coordina la BuioMetria Partecipativa) è stata la prima realtà italiana a entrare nella rete “Loss of the Night”, un progetto del programma comunitario COST in cui la BuioMetria Partecipativa si confronta con esperti di altre 16 nazioni europee, affiancata nel 2014 dall’istituto di biometeorologia del CNR.

Fatta una breve rassegna sulla problematica dell’inquinamento luminoso (cause, effetti, misure di mitigazione e aspetti normativi) la presentazione illustrerà quelle che sono le attività in corso con la rete di ricerca Loss of the NIght e gli sviluppi previsti per questo progetto nei prossimi 18 mesi, tenendo conto del contesto complessivo di programmi legati all’aumento dell’efficienza energetica negli impianti di illuminazione, da un lato, e di iniziative di valorizzazione di territori tramite la “risorsa cielo notturno”

20150525_172648_poli

branobag del 26-5-2015: qualsiasi cosa è qualsiasi cosa/Everything is everything

[reprise dai brano bag 2012…ma vi consiglio prima la versione dal vivo, che trovate per seconda]

…Dove ieri sera mi dicevano che c’è chi cerca le persone cercando la musica nelle persone, segnalo -oltre alla canzone- il video: non solo si può cercare la musica nelle persone, ma le persone possono essere musica, parti di un brano, pezzi di solco nel vinile. Manhattan è un grosso disco che gira….e noi in che album stiamo ?

[e nel 2015]

cerase2015poi, col carico di ieri, una mattina mi son svegliato e sono andato a cercare una versione dal vivo…conosco il brano dal 1999 (ce lo mettevano come base al corso di giocoleria a Cagliari), ma non mi era mai passato in testa di pensare che potesse eseguito dal vivo…e invece bada lì:

Everything is everything | qualsiasi cosa è qualsiasi cosa
What is meant to be, will be | quello che deve essere, sarà
After winter, must come spring | dopo l’inverno, viene la primavera
Change, it comes eventually | e il cambiamento, poi arriva
[2x]

I wrote these words for everyone | ho scritto queste parole per tutti quelli
Who struggles in their youth | che hanno dovuto faticare da giovani
Who won’t accept deception in… | che non accetteranno l’inganno a…
Instead of what is truth | al posto di ciò che è la verità
It seems we lose the game, | sembra che noi si perda la partita
Before we even start to play | ancora prima di cominciare a giocare
Who made these rules? We’re so confused | chi ha fatto queste regole? Siamo così confusi
Easily led astray | e facilmente ci fanno perdere la strada
Let me tell ya that | e lascia che ti dica

Everything is everything
Everything is everything
After winter, must come spring
Everything is everything

I philosophy | Io filosofia
Possibly speak tongues | possibilmente parlo lingue
Beat drum, Abyssinian, street Baptist | tocco di tambuto, abissina, Battista di strada
Rap this in fine linen | ti faccio questo rap vestita in biancheria fine
From the beginning | sin dall’inizio
My practice extending across the atlas | la mia pratica si estende su tutto l’atlante
I begat this | Ho generato ‘sta cosa
Flippin’ in the ghetto on a dirty mattress | rigirandomi nel ghetto, su un materasso sporco
You can’t match this rapper / actress | ti ci voglio, a eguagliare questa rapper-attrice
More powerful than two Cleopatras | più potente di due Cleopatre
Bomb graffiti on the tomb of Nefertiti | bombardando di graffiti la tomba di Nefertiti
MCs ain’t ready to take it to the Serengeti | Gli MC non sono pronti a cantar lassù sul Serengeti
My rhymes is heavy like the mind of Sister Betty | le mie rime sono pesanti come la testa di Sister Betty
L. Boogie spars with stars and constellations | L. Boogie combatte con stelle e costellazioni
Then came down for a little conversation | poi torna giù per fare due chiacchiere
Adjacent to the king, fear no human being | stando accanto al re, non aver paura di alcun essere umano
Roll with cherubims to Nassau Coliseum | balli coi cherubini fino al Nassau Coliseum
Now hear this mixture | mo’ ascoltate questo misto
Where hip hop meets scripture | dove l’hip hop incontra le scritture
Develop a negative into a positive picture | e trasforma un’immagine negativa in una positiva

Now, everything is everything
What is meant to be, will be
After winter, must come spring
Change, it comes eventually

Sometimes it seems | a volte pare
We’ll touch that dream | che si arrivi a toccare quel sogno
But things come slow or not at all | ma poi le cose vanno piano, o non vanno per niente
And the ones on top, won’t make it stop | e quelli che stanno di sopra, ‘sta cosa non la fermeranno
So convinced that they might fall | così convinti che potrebbero cadere
Let’s love ourselves then we can’t fail | se amiamo noi stessi, allora non potremo fallire
To make a better situation | nel creare una situazione migliore
Tomorrow, our seeds will grow | domani, i nostri semi cresceranno
All we need is dedication | tutto quello che ci serve è dedizione

Let me tell ya that,
Everything is everything
Everything is everything
After winter, must come spring
Everything is everything

Everything is everything
What is meant to be, will be
After winter, must come spring
Change, it comes eventually

source: http://www.lyricsondemand.com/l/laurynhilllyrics/everythingiseverythinglyrics.html

25-5-2015, Il podcast della puntata di Maramao dedicata al m(‘)appare e al pappare

La puntata alla radio era la versione di mattina della lezione che avrei tenuto al Politecnico nel pomeriggio su “m(‘)appare l’altral metà del paesaggio” (vedi link). Qui il podcast:

Confermo che è scomodissimo fare foto in studio senza grandangolo,

Giusto due refusi, che ci stanno benissimo, nella descrizione del podcast riportata nel sito di Maramao:

  • non si tratta di buoimetria ma di buiometria (per ora),
  • e nel mappare ci va l’apostrofo…m(‘)appare è diverso da mappare!

ma soprattutto grazie ancora a Disma Pestalozza e Alessandro “Alone” Diegoli …dal 2005, almeno io li seguo da allora.

2015-05-25maramao1

Sotto, la selezione di cose bòne proposta da pibinko. Per questa si ringraziano

  • La zia Eda (liquore di bacche di alloro)
  • La zia Anna (lavanda da Certopiano e Stivalaccio Bianco)
  • Loriano Bartoli dell’azienda agricola Bartoli (vermentino, succo di fragola e albicocca, sottoli, marmellate e salse varie)
  • Daniele Francioli dell’azienda agrobiologica le Tofane (pecorino S. Rabano)
  • La Casa del Chiodo di Paola Bartalucci e figlie (capriolo sottolio e marmellata piccante da abbinare al pecorino)
  • pibinko per le ciliege appena munte
  • il popolo sardo (rappresentato nella puntata dall’arburesa per tagliare il formaggio e da una bottiglia di cannonau comprata a Follonica prima di partire)
2015-05-25maramao2

branobag del 25-5-2015: il comportamento umano/Human Behaviour

[questo branobag va in onda in forma registrata, con l’aggiunta del testo in italiano e della foto, dalla puntata del 3-10-2012]

gg_r2_247_248_tanz_kinder-xxr-web

Sentii per la prima volta questa canzone nel 1993, a latitudini belghe, e mi precipitai a comprare il disco. Per me Björk è la Janis Joplin del terzo millennio, con la variante che non è morta giovane (Janis morì a ventisette…due-sette…anni).

Björk Guðmundsdóttir dice essere nata nel 1965 (la facevo più giovane) e quindi non può tecnicamente essere la reincarnazione di Janis…ma ci possono essere altre forme di trasmigrazione delle anime ecc.

In concreto, come mi dicono una volta al giorno, beccatevi questa…curioso anche sentire la pronuncia della “h” di human (tipo shu-man), che non ho capito se sia tipico degli islandesi…così come tutti i mediterranei parlando inglese dicono spesso “hhhhai ave” al posto di “I have” (ci avete mai fatto caso ???). W l’inglese, che ci fa intendere con sufficienti fraintendimenti in tre quarti del globo e ci fa leggere i testi di tanta musica.
Ma anche viva l’islandese, che ce lo fa storpiare così! (chi mi conosce sa che il discorso sulle lingue non può essere chiuso qui .

per gli aficionados, c’è anche il video originale

“Human Behaviour”

If you ever get close to a human | se ti capiterà di avvicinarti a un umano
and human behaviour | e al comportamento umano
be ready to get confused | preparati a rimanere confuso

there’s definitely no logic | non c’è punta logica
to human behaviour | nel comportamento umano
but yet so irresistible | eppure è così irresistibile

there is no map | non c’è la mappa
to human behaviour | del comportamento umano

they’re terribly moody | sono così nervosi
then all of a sudden turn happy | e poi tutt’un tratto diventano allegri
but, oh, to get involved in the exchange | ma, oh, a ritrovarsi nello scambio
of human emotions is ever so satisfying | di emozioni umane e veramente soddisfacente

there’s no map and | non c’è la mappa e
a compass | una bussola
wouldn’t help at all | non servirebbe a niente

human behaviour