25-2-2010: Fra la cattedrale e il bazar: Punti di vista sull’Informazione Geografica libera fra il 2007 e il 2013

[Articolo inserito il 25-7-2015 – La versione impaginata di questo articolo è disponibile dal sito della rivista Geomedia, che ringrazio una volta di più per l’ospitalità. L’articolo fu scritto nel a cavallo tra il dicembre 2009 e il gennaio 2010 e uscì, in effetti, dopo la mia uscita da GFOSS.it]

di Andrea Giacomelli

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L’articolo fornisce una panoramica dell’attività dell’Associazione
italiana per l’Informazione Geografica libera
(GFOSS.it) nel 2007-2010. In Italia, seppur con alcuni
limiti organizzativi, il settore è in crescita.
Il 2010 rappresenta per l’Associazione
un momento importante: oltre alla
scadenza dell’attuale consiglio direttivo,
questo è anche l’anno della conferenza
globale FOSS4G, che si terrà in Europa, a
Barcellona (6-9 settembre).

Nel 1998 Eric S. Raymond, programmatore, scrisse un saggio dal titolo La cattedrale e il bazar, contrapponendo il modello di sviluppo del software proprietario (la cattedrale) a quello del software libero (il bazar), indicando il bazar come modello migliore.

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L’Associazione italiana per l’Informazione Geografica libera (GFOSS.it), a partire
dal febbraio 2007 si è posta, in qualche modo, fra la cattedrale e il bazar. Un’enfasi
particolare è stata data, infatti, allo stare fuori (alcuni hanno detto essere fuori) e
a comunicare con…tutti: in quasi tre anni abbiamo dato vita a decine di eventi fra
Bolzano e Matera. Abbiamo coinvolto gente in situazioni atipiche, così come in momenti istituzionali…facendo partecipare ciechi e cechi, cittadini comuni e cittadini e Comuni, e raccordandoci con gruppi di lavoro internazionali sugli stessi temi. Ci siamo inoltre proposti in modo fluido attraverso vari media: web, stampa, radio, video, fotografia.
In parallelo a questa attività sul campo, GFOSS.it ha costituito uno spazio di aggregazione e – per chi lo ha voluto cogliere – di confronto, su tematiche specialistiche quali nuove licenze, modelli didattici, e deontologia professionale.

Fra i vari temi, molta attenzione è stata posta ai dati liberi, in particolare con l’attività di promozione su OpenStreetMap nel 2008. L’interazione con questa comunità si è dimostrata particolarmente densa di spunti: essa da un lato ci ha ispirato la definizione di nuovi concetti e termini legati alla relazione fra cittadino e territorio, fra cui il M(‘)appare coniato per “M(‘)appare Milano”; dall’altro ci ha fatto intravvedere la necessità di operare una riflessione sulla dimensione neogeografica dei movimenti di mappatura collaborativa, su cui stiamo tuttora cercando un punto di vista più condiviso.

Infine, GFOSS.it ha anche dato un concreto incentivo allo sviluppo di progetti software, senza i quali poco si potrebbe combinare sui dati.
Nei primi mesi del secondo decennio del terzo millennio l’associazione è di
fronte a un momento importante di un anno particolare.
L’importanza del momento è data dal rinnovo del consiglio direttivo di GFOSS.
it, che nel febbraio 2010 ha visto entrare nuovi elementi e nuove energie nella
conduzione dell’associazione. La particolarità dell’anno è data dal transito sul
nostro continente (a Barcellona) della conferenza FOSS4G, evento globale
in cui si annuncia il ritrovo di svariate centinaia di persone, unite dal tema
dell’Informazione Geografica libera e dal software Open Source.


Quali i possibili sviluppi, in questo contesto ?
Auspico che gli sforzi e gli investimenti fatti in tre anni servano anzitutto a costru-
ire. La sensazione in alcuni frangenti è che – piuttosto che a un bazar – la dimensione del software libero italiano somigli a una parrocchia (volendo fare una metafora in linea con quella della cattedrale). Allo stesso tempo i dati e i risultati mostrano, oggettivamente, un
livello tecnologico importante, una linea di crescente diffusione, e quindi una chiara opportunità di crescita e di maturazione in questo settore. Ma quali gli sviluppi possibili ?
GFOSS.it attraverserà sicuramente una fase di transizione. L’evento di Barcellona costituirà un attrattore di grandissimo livello, ma sarà comunque un evento di passaggio. Quello che c’è comunque in Italia è il substrato di circa trecento associazioni legate in vario modo alla dimensione delle libertà digitali, ed è questo il terreno su cui impostare un lavoro.

In questo senso, proprio GFOSS.it ha invitato a Bologna lo scorso gennaio, i rappresentanti di alcune associazioni a un incontro informale, a partire dal quale si è intravista la possibilità di creare iniziative più strutturate. Un sassolino è stato
gettato: vedremo dunque come si propagheranno le increspature nello stagno,
soprattutto a partire dal prossimo Linux Day (il 23 ottobre).

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Eric S. Raymond è americano. Chi vi scrive è europeo, e ha vissuto soprattutto in area mediterranea: conosco bellissime cattedrali, impressionanti moschee, e altri manufatti. Allo stesso tempo frequento vivacissimi bazar, quando vado a
fare la spesa in qualsiasi mercato rionale.
Mi piace pensare che il modello innescato tre anni fa in GFOSS.it rappresenti
un tentativo di collegare la cattedrale al bazar, e su questo tentativo continuerò a operare.

Abstract

Geographic information:
between a Cathedral and a bazar

The article gives a high-level overview of three years of awareness raising on geographic free/Open Source software and information, conducted by the Italian OSGEO Chapter (GFOSS.it), and provides some outlook on the development of this
sector in Italy.

Autore

ANDREA GIACOMELLI
SOCIO FONDATORE DI GFOSS.IT, FRA IL 2007 E
IL 2010 È STATO RESPONSABILE COMUNICAZIONE
DELL’ASSOCIAZIONE.
INFO@PIBINKO.ORG

WWW.PIBINKO.ORG

GEOmedia n°1-2010