brano bag del 26/6/19: tutela e promozione di musicisti e cantanti minori o poco noti

originale 5/11/2012

giorni fa, di passaggio con Michele detto Miki da uno dei bar di un ex-centro minerario del tuttora-centro Italia si parlava della imminente festa dei 45 giri e del fatto che si potrebbe organizzare una matinée acustica in quel bar.

nella discussione furono fatte delle presentazioni, e la barista (che è anche cantante professionista) constatava lucidamente l’effetto della crisi anche nel settore dell’intrattenimento per le feste.

ci diceva: “Sapete, io vengo dalla Calabria. Ho lavorato lì anni come cantante. Avevamo un gruppo di 12 elementi e lavoravamo, oltre che in Calabria, anche in Sicilia e in Campania. Ci chiamavano per le feste di matrimonio”

Miki e il sottoscritto ascoltavano attenti.

lei proseguiva: “ma qua [in Toscana, n.d.r.] è diverso…qua non ci sono le feste che ci sono giù…e quindi si lavora meno. ci ritroviamo a fare festicciole qui al bar e ci teniamo in esercizio, ma non è la stessa cosa di un’orchestra di 12 elementi con la sezione fiati”.

Ho partecipato a due feste di matrimonio al sud (e a una in provincia di Nuoro, che non è qualificabile come Sud, ma comunque ha delle specificità pertinenti alla discussione). Ho partecipato anche a diverse feste di matrimonio al centro e al nord.

Morale: concordo con l’analisi della barista-cantante…non è la stessa cosa. L’idea è che forse al Sud c’è più fede, e la fede richiede grandi celebrazioni per momenti importanti. Viceversa, nelle latitudini (geografiche o morali) del nichilismo, del relativismo e dell’efficientismo, è sempre poco il tempo per celebrare, se si fa è perché si deve o perché, peggio ancora “fa parte di un processo” (ho sentito questa frase una volta). Poi se si parla di musica dal vivo ti ritrovi pianobaristi allo sbaraglio o superprofessionisti con il contasecondi.

Nota bene: non è SEMPRE così (così come non è sempre vero che al Sud sia il contrario)…ma è abbastanza così…è una tendenza.

Per cui ho proposto alla barista uno scenario in cui, se le persone del centro-nord possono recuperare una fede, il tenore delle feste cambierà, e ci saranno maggiori opportunità anche per le orchestre.

Vi torna ?

Nel frattempo, segnatevi le seguenti date: 19-11, 7/8/9-12, 31-12…sono le prossime celebrazioni in cui sarà possibile sentire dal vivo qualche brano bag (per chi si fosse perso le serate del 1-11 e del 2-11 scorsi).

Il brano di oggi non tratta esattamente di questo tema, ma un po’ sì…facile…tre accordi e un pezzetto:

Well I guess it would be nice
If I could touch your body
I know not everybody
Has got a body like you

But I’ve got to think twice
Before I give my heart away
And I know all the games you play
Because I play them too

Oh but I
Need some time off from that emotion
Time to pick my heart up off the floor
And when that love comes down
Without devotion
Well it takes a strong man baby
But I’m showing you the door

‘Cause I gotta have faith…

Baby
I know you’re asking me to stay
Say please, please, please, don’t go away
You say I’m giving you the blues
Maybe
You mean every word you say
Can’t help but think of yesterday
And another who tied me down to lover boy rules

Before this river
Becomes an ocean
Before you throw my heart back on the floor
Oh baby I reconsider
My foolish notion
Well I need someone to hold me
But I’ll wait for something more

Yes I’ve gotta have faith…