Nel giugno del 2012 fui invitato dall’antropologa Sandra Becucci a partecipare alla credo quarta edizione della “Scuola di paesaggio Emilio Sereni” tenuta presso l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (RE). Sandra, che allora era sindaco di Monticiano (SI), aveva conosciuto da qualche mese le attività che portavamo avanti con la rete pibinko.org e le sembrava uno spazio interessante in cui spiegarle.
Inviai una proposta per un intervento, che fu accettato come presentazione da tenere con un poster. Per l’occasione, rispolverai quello preparato l’anno precedente in occasione di un incontro internazionale svoltosi a Gerace (RC). Il poster raccontava le esperienze fatte tra il 2007 e il 2011 in Val di Farma, per quanto riguarda attività di tutela del territorio da parte delle comunità.

La proposta fu accettata! Arrivata la data di inizio della summer school, capitò che per motivi di lavoro non potessi stare tutta la settimana prevista dal programma. Riuscii a organizzarmi per esserci dal giovedì pomeriggio al sabato mattina (giornata di conclusione della scuola). Non ero mai stato a una summer school, pur avendo fatto dai primi anni ’90 varie cose di ricerca fra dottorato, centri, progetti ué, ecc.. L’esperienza non fu malaccio. Ebbi modo di confrontarmi con diversi personaggi interessanti, avere per caso l’occasione di ascoltare al Campo Volo i Bud Spencer Blues Explosion (non nel programma della Summer School, ma avendolo scoperto per caso dalla stampa locale), e visitare la casa-museo dei Fratelli Cervi.
Come sviluppo inatteso, la presentazione poster fu “promossa” assieme ad altre due: durante la sessione plenaria di chiusura della scuola, in cui si faceva la sintesi della settimana passata assieme, ci proposero di fare una versione orale della presentazione, con un intervento non preparato di 10 minuti. Quella che dovevo fare io fu l’ultima delle tre, per cui ebbi in pratica 20 minuti per preparami. Le due presentazioni precedenti: i primi in qualche modo erano preparati…avevano un powerpoint con la versione pronta per schermo e rielaborata del loro poster…(forse sapevano da prima di poter fare l’intervento?). I secondi non l’avevano saputo prima, ma furono svegli…andarono a prendere l’espositore del poster dal salone accanto, e lo trasportarono nella sala plenaria. Non avevano le slide dal computer, ma con il poster potevano aiutare il pubblico a seguire l’intervento. Io ero stanco, e non avevo né la voglia né l’energia per andare a spostare il mio poster. Però avevo nella borsa un buiometro, un pallina “da 21”, e dei biscotti del forno di Torniella (uno dei paesi della Val di Farma). Con questi tre oggetti, più il telefono a rappresentare un GPS (per le mappe), in 20 minuti elaborai una storia, e poi andai a raccontarla alla cinquantina di presenti.
L’intervento fatto in quell’occasione (e i riscontri che ebbe, tra applausi e qualche occhiata perplessa), è stato una delle situazioni che mi hanno aiutato a capire molto meglio la relazione tra le attività che svolgevamo con la rete e il mondo accademico. Uno dei direttori della scuola dopo mi disse, a parte, “tu non hai fatto una presentazione, hai fatto uno spettacolo”. E Sandra Becucci “hai raccontato un ritorno”.
Per sapere come andò a finire nel dettaglio…micalosapevo@pibinko.org oppure 3317539228.


