…noto Bob. Vive in ed è parte de la Val di Farma. Muratore e suonatore di bombardino, conosce molto bene storia e geografia nel raggio di 50 km da piazza del Popolo di Torniella (e ne sa parecchie anche oltre). Ha iniziato a collaborare con la rete pibinko.org il 4.1.2007, nell’aperitivo alla Combriccola di Torniella in cui fu condivisa l’idea di portare la palla a 21 a Chicago. Da allora è una delle colonne portanti della rete, è co-autore di alcune presentazioni scientifiche (una presentata nel 2011 a un workshop UNESCO a Gerace, e una del 2015 allo Ecocity World Summit di Abu Dhabi).
Se la bassa Toscana fosse la somma di paradiso, purgatorio e inferno, Bob sarebbe il vostro Virgilio.
Vari contributi di Bob e della famiglia Spinosi di Torniella (anche Fabiano e Pio) sono documentati sul sito pibinko.org: http://www.pibinko.org/it/?s=spinosi.
[this is about a documentary made for the May celebrations in Tatti in 2019. Due to the COVID-19 restrictions and the impossibility of have the real 2020 celebration, the author of the documentary, Lilian “Mattuschka” Peschke, decided to make it available online. The translation of the full article will follow, or write to micalosapevo@pibinko.org for information. The youtube link to the documentary is embedded below]
Il gruppo dei maggerini “le rose selvatiche“ di Tatti, nelle colline sopra la Maremma, nasce nel 2005 con la voglia di riportare nel paese la tradizione del canto del Maggio, diffusa in molte parti della Toscana, che negli anni a Tatti si era interrotta. Da questo spunto è partita un’avventura che ha coinvolto indistintamente chiunque volesse contribuire con il canto, la poesia, o il proprio strumento. Si è creato così un gruppo variopinto di persone di ogni età e provenienza, pronto a portare in giro per poderi, per il paese, e per le feste dedicate al Maggio, la gioia, la prosperità ed il buon augurio che la primavera risveglia in ciascuno di noi.
Nel 2019 Mattuschka Peschke, giovane artista di origini austriache ma cresciuta nelle campagne attorno a Tatti, ha deciso di seguire il gruppo nel giro dei poderi fra il 30 aprile e il Primo Maggio. Come un reporter “embedded”, con la differenza di entrare in un plotone con una missione di pace, ha documentato i preparativi, gli spostamenti, e le divagazioni delle “Rose”. Il lavoro è stato confezionato in un DVD.
Una peculiarità dei maggerini di Tatti è che, su un elenco di cinquanta nomi riportati nelle note di copertina, i tatterini sono meno della metà: gli altri provengono da varie latitudini, diciamo dal Baden-Württemberg al Cilento. Vivono a Tatti o dintorni, chi da pochi anni, chi da mezza vita.
Il gruppo dei maggerini aveva iniziato a fare le prime prove proprio pochi giorni prima dell’inizio della quarantena, e chiaramente ha dovuto interrompere le attività. Non potendo per il 2020 celebrare la ricorrenza come gli altri anni, è stato deciso di rendere il documentario disponibile online:
L’interno del DVD.
Le Rose Selvatiche nel 2019
Alberto Tesio, Alessandra Arcari, Anita Fronzaroli, Anna Toninelli, Antonio Quaranta, Aura Premoli, Carlo Simeoni, Cristina Berlini,Enea Garau, Filippo Fronzaroli, Flora Solar Tesio, Francesco Agostoni, Gaia Garau, Giada Giuliani, Giusi Calì, Guido Bendinelli, Guglielmo Eboli, Ivana Ebe Marconi, Krishna Durastanti, Laurel Corzo Hinojosa, Lido Conticelli, Liliana Cafiero, Margherita Martelli, Naima Durastanti, Nevio Sorresina, Nilo Eboli, Nora Gangemi, Oliver Gangemi, Pascal Leblanc, Patrizia Megale, Patrizia Subazzoli, Pedro Eboli, Petra Gangemi, Saverio Sorresina, Silvia Quarta, Simona Lombardelli, Simone Verniani, Stefania Ravaglia, Stefano Cicalini, Stella Esmeralda Tesio, Tiziano Leon Tesio, Tommaso Conticelli, Valeria Trumpy, Wolfgang Scheibe, Zeno Bendinelli
Ringraziamenti
il Barrino di Tatti e lo staff
Podere Cerro Balestro: Meri, Sergio, Mirco, Giada e Dario
Podere il Poderino: Enna e Bruno
Podere Pastini Olivi: Manuela, Vladimiro, Naima e Krishna
Agricampeggio Ixtlan: Valeria, Guido, Zeno ed Elio
Podere il Pianello: Erminia, Simonetta,Massimo, Sabrina, Marco, Daniela, Stefania, Asia, Elia, Matteo, Giulia, Simone, Giusi, Gabriele, Miriam, Valentina e Ismaele
Anna e Rolando
La Fattoria di Tatti: Andrea, Patricia, Virginia, Lorella
Il Circolino di Tatti: Morena, Sara, Cinzia e gli altri
Il 23 marzo e 16 aprile 2020 ho tenuto un corso integrativo sull’Applicazione di metodi partecipati alla progettazione di interventi di tutela e valorizzazione interdisciplinare del cielo notturno per gli studenti del corso di Composizione Architettonica per la Laurea in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Brescia (docente prof. Olivia Longo).
Il corso ha costituito lo sviluppo del convegno tenuto sullo stesso tema nel maggio 2019, con riconoscimento di crediti formativi professionali per ingegneri e architetti, sempre all’Università di Brescia. Durante il corso c’è stato anche un saluto
Vedere la Via Lattea di giorno – con Mauro Tirannosauro feat. Liliana Cafiero, video che spiega come vedere la via lattea di giorno, realizzato ad hoc per il corso.
In case you missed us in Brussels, find us in Tatti, Southern Tuscany, next Saturday
Before we dive in the report, we would like to remind you that the next opportunity to experience all the stories explained below (except Belgian chocolates) will be on Saturday, April 13, in Tatti, Southern Tuscany, from 6PM to 8PM. Here we will be presenting the first version of the Tatti community map, as a part of the series of meetups with the pibinko.org network on Maremma map(pear)ing (see blog announcement). Now on we go, with Edoardo Bennato singing “a blues about trains..“
Between April 1 and April 4 I had the opportunity of representing the pibinko.org network in Brussels, Belgium, in two events related to citizen science and, more in general, to community engagement in scientific and research activities (or the engagement of scientists and researchers in community activities?).
This is a field in which I have been increasingly working since 2008 (we may mention as first steps things like the outreach video on free/open source geographic information with Tuscan hamlet residents acting, or the m(‘)appare Milano campaign), and which I started elaborating even earlier. In fact, since I was working at CRS4, in Sardinia (1997-2002). As an example, in 2000 I launched a survey about geographic information system skills in the island, obtaining over 120 replies and triggering on these various technology transfer actions toward the local communities.
Un momento dello workshop “EIE”.
On Tuesday, April 2, I was at the workshop of the “Empowerment, Inclusiveness, and Equity” working group of ECSA (European Citizen Science Association). Say what? This is a group, composed partly by researchers, and partly by practitioners, dealing in various forms with projects where experts on a given topic need to cooperate with folks who are “less expert”. The group works on identifying problems and solutions in order for these processes to be inclusive, equitable, and empowering.
In the workshop we elaborated further in some issues discussed a couple of months ago in Paris. I also had the opportunity of getting to know more experts, and to present the overall pibinko.org activities to the participants. I then proposed the Jug Band dalle Colline Metallifere (JBCM, or Metalliferous Hills Jug Band) as a “context” to facilitate empowerment, inclusiveness and equity in various projects, extending what we have been doing over the past year in Italy, and which we can further develop in the coming months with PORGEP2019.
The following day the audience grew, with the setup of a stand in the marketplace at the final event of the Do-it-together Science (DITOs) European project, in the stunning venue of the Brussels Natural Science Museum. For this event I prepared yet another installation of the pibinko.org network travelling micro-museum, I shared with a part of the circa 150 attendees the geomusical approach on which we are working with JBCM, and I played a couple of songs, with a guitar kindly provided by the museum (since I could not carry mine on the plane).
The pibinko.org network travelling micro-museum, Brussels April 2019 edition.
For more information: info@pibinko.org or +393317539228
Si ringraziano il progetto DITOs e i responsabili del gruppo di lavoro “EIE” dell’ECSA per l’invito e per il supporto economico sulle spese di viaggio.
Questa e’ la parte sostanziale dell’allestimento del micromuseo itinerante di pibinko.org per il 23/2/2019 all’Hotel Lombardi di Firenze (vedi articolo).
Il catalogo completo e’ disponibile su ordinazione, in edizione sia digitale che cartacea, al costo di Euro 750 (comprensivi di tutti gli oneri fiscali) piu’ eventuali spese di spedizione.
NOTA 5/3/2019 – per questioni di tempo non ci e’ al momento possibile inserire link di approfondimento sui singoli articoli. Alcuni di questi sono gia’ documentati sul sito pibinko.org e potete ritrovarli tramite ricerca per parole chiave. Per altri andremo a creare voci specifiche nelle prossime settimane.
Se avete domande o commenti potete comunque scrivere a info@pibinko.org e saremo lieti di rispondere.
Olio extravergine di oliva az. agricola Ixtlan, Tatti (GR), 2018
Manufatti da tornitura elettronica B.M. di Torniella (GR), 2018
Portatabacco Caffe’ Ricasoli (GR), 2018
Chioccolo prodotto da Edo Giacomelli, circa 1980, da Follonica (GR)
Buiometro Cariddi (2008)
Miele millefiori az. agricola Pacha Mama, Tatti (GR), 2018
La terza giornata del Festival è stata tutto sommato defaticante rispetto alla seconda.
Un momento del convegno del Coordinamento associazioni astrofile della Toscana
Abbiamo avuto la presenza di quattordici delegati del Coordinamento Associazioni Astrofile della Toscana, cui abbiamo avuto modo di presentare alcuni colleghi che non conoscevano, come il presidente della AAT (Associazione Astrofili di Torniella), il presidente della AAPB (Associazione Astrofili di Piloni-Bali), il presidente della AAS (Associazione Astrofili dei Sodarini) e altri presidenti.
Il convegno è stato comunque molto interessante, oltre che per i contenuti tecnici, integrati quest’anno dalla presenza di Luciano Massetti del CNR IBIMET di Firenze, anche per alcune considerazioni sulla relazione fra scienza e società che sono emerse nella discussione….da approfondire meglio (possibilmente nella relazione sul festival).
Pici tra amici.
Dopo il pranzo sociale presso la sede dell’AARCIB(Associazione Astrofili Ristorante Camere Il Boscaiolo), con annessi pici cacio e pepe, il digestivo è stato preso durante la dimostrazione di costruzione della pallina di Palla a 21 a cura di Ilo Ferrandi.
Ilo Ferrandi (a sinistra di spalle), costruttore della pallina del 21…per un giorno costruttore di asteroidi.
Si è deciso successivamente di annullare la visita alla B.M. lavorazioni meccaniche (uno dei due titolari, Alessandro Bartalucci, ha comunque interagito con i partecipanti), andando a svolgere l’assemblea CAAT con chiusura attorno alle 17.30 con una piccola jam session musicale. La cosa è stata facilitata dal fatto che il convegno si teneva nella sala musica dell’Associazione Filarmonica Popolare Torniella, e che essendo il ritrovo di piccole dimensioni, non era stato necessario levare la batteria per svolgere l’evento.
Mauro Bachini, presidente CAAT, con una Eko X27 degli anni ’60 (proprietà Fam. Giacomelli) durante la jam session di fine convegno.
Salutati i delegati del CAAT sotto un nevischio incipiente (fortunatamente girato “a pioggia” dopo poco), due degli organizzatori, assieme ad altri paesani, sono andati a visitare l’antica bottega del falegname di Roberto Serragli a Scalvaia.
Antichi mestieri e remoti saperi a Scalvaia
Nel corso delle prossime settimane sarà preparato un rapporto sul festival. Nel frattempo: per dubbi o domande sui tre giorni di pici, amore e musica (e cultura, ambiente e innovazione libera) in Val di Farma: info@pibinko.org
Epilogo (temporaneo)
Momento di rilassamento post-festival a Scalvaia (fuori campo un gradevole focherello), o troppi pici a pranzo? – Foto di Sonia Masini
Con Fabian Spines alla batteria e Jack O’Malley alla chitarra Eko X27 sovraeffettata in una versione improbabilmente strumentale di Highway to Hell. Grazie a Paolo Bacci per l’ispirazione (si era messo lui a suonare).