Archivio mensile:Marzo 2020

Litobag n° 2 del 30-3-20: Your Heart is made of Stone

[Se vi siete persi il litobag n° 1, con l’introduzione alla rubrica, lo ritrovate qui]

[Se non conoscete la Litologia Partecipativa, date una scorsa alla sintesi della prima settimana del progetto, e ascoltatevi la sigletta che abbiamo scritto.]

Passiamo da “loro” a un gruppo italiano che ho avuto modo di conoscere abbastanza bene di persona nel primo decennio del 2000: I Pretty Face da Milano.

Gli Staggers, da Graz, al Festival Beat di Pianello Val Tidone (PC) 2005

Attraverso i Pretty Face, e assieme a uno dei loro “fiancheggiatori” musicali Corrado del LO-FI, sono stato introdotto al mondo del garage-beat contemporaneo. Addirittura, nel 2005, arrivai a proporre loro di avviare il P.R.B. (piano di rinascita del Beat). Il piano non partì, ma alcune delle idee di quel piano hanno poi preso forme nuove. Nel 2009, fra l’altro, i Pretty Face mi invitarono a curare un video in occasione del “release party” di un singolo, al Rocket Club di Milano. Per l’occasione convocai anche Lucio Monocrom, regista con cui avevamo realizzato la Vendetta del Chihuahua Killer e degli zombi ed Ermanno X, la notizia che uccide, e venne fuori questa cosa, che proprio Corrado del LO-FI mi ha suggerito (e di cui mi ero temporaneamente scordato, pur avendo fatto il video!). Con finale a sorpresa…per un gruppo garage-beat.

Per l’occasione alleghiamo una foto di un campione C013 della Litologia Partecipativa a forma di cuore. Più o meno. Dalla Collezione C (Fam. Cortesi) a Tatti. Grazie a Carolina e a risentirci domani.

Litobag n° 1 del 29-3-20: Rock and a hard Place

Nel progetto di Litologia Partecipativa andiamo ad aprire la sesta serie dei branobag, ribattezzati per l’occasione “litobag”. Se non sapete che cosa sono i branobag, lo potete scoprire alla svelta da questa pagina.

Ci sono due differenze importanti rispetto ai branobag delle serie precedenti. La prima è che in questo giro proveremo a pubblicarli subito anche in versione inglese (la maggior parte del sito pibinko.org è mantenuta in tutte e due le lingue, ma i branobag finora erano presentati solo in italiano). La seconda è che la lista dei brani è stata creata nel giro di una settimana dal lancio del progetto, con il contributo di altre persone oltre ai componenti base della Jug Band Colline Metallifere, mentre nelle edizioni precedenti i brani venivano scelti da pibinko la mattina stessa, giorno per giorno.

A questi giro vari musicofili o musicisti da Sassari in su hanno risposto all’invito a fare da “intrattenitori” nel progetto consigliando canzoni che in qualche modo fanno riferimento a rocce, sassi, pietre, minerali e affini. Il tutto per dare un po’ il mood agli altri personaggi che operano nel progetto (collezionisti, classificatori e sponsor…per ricordare cosa fanno, leggete la presentazione del progetto). Via via vi presenteremo i nostri selezionatori “litomusicali” e li abbineremo a uno o più elementi del progetto (uno dei sassi in via di classificazione, un altro personaggio ecc.).

Per esempio il campione Z012 di Valeria e Guido di Tatti:

che ancora non sappiamo cosa sia ma mi ricorda una vista dall’alto della città di Dark City.

Quanto durerà la rubrica? Tutto dipenderà dalle segnalazioni che riceveremo: al momento ne abbiamo per tirare un mesetto.

Bando alle ciance: ascoltiamo il brano che ha ispirato il “sottotitolo” in inglese della Litologia Partecipativa (abbiamo scritto che con questo progetto siamo “between a rock and a hard phase“).

E cominciamo con “loro” come dice Gabriele da Sassari che ha suggerito il brano…Gabriele e tutta la sua famiglia allargata sono talmente fan dei Rolling Stones che non li nominano nemmeno….e per riferirsi a Keith Richards parlano di “lui”. Sotto, il testo con traduzione a fronte fatta al volo da Mauro il Tirannosauro, che oltre a essere esperto di litologia è stato in Inghilterra da piccino. Buon litoascolto e a domani.

The fields of Eden | I campi dell’Eden
Are full of trash | sono pieni di mondezza
And if we beg and we borrow and steal | e anche se preghiamo, prendiamo in prestito o rubiamo
We’ll never get it back | non ce li ridaranno mai
People are hungry | la gente ha fame
They crowd around | si raggruppano qua e là
And the city gets bigger as the country comes begging to town | e la città cresce mano a mano che la campagna viene a elemosinare in città
We’re stuck between a rock | siamo fra l’incudine
And a hard place | e il martello
Between a rock and a hard place
This talk of freedom | Queste chiacchiere di libertà
And human rights | e diritti umani
Means bullying and private wars and chucking all the dust into our eyes | voglio dire maltrattare i più deboli, guerre private e tirarci un sacco di terra in faccia
And peasant people | e i contadini
Poorer than dirt | più poveri della terra
Who are caught in the crossfire with nothing to lose but their shirts | stanno in mezzo al fuoco incrociato, con niente da perdere se non le loro camice
Stuck between a rock | presi tra l’incudine
And a hard place | e il martello
Between a rock and a hard place
You’d better stop put on a kind face | meglio che tu ti fermi, fai un’espressione gentile
Between a rock and a hard place
We’re in the same boat | siamo sulla stessa barca
On the same sea | sullo stesso mare
And we’re sailing south | e viaggiamo verso sud
On the same breeze | con la stessa brezza
Guiding dream churches | guidando chiese da sogno
With silver spires | con spire argentate
And our rogue children | mente i nostri bimbi molesti
Are playing loaded dice | giocano coi dadi truccati
Give me truth now | ora dammi la verità
Don’t want no sham | non voglio finzioni
I’d be hung drawn and quartered for a sheep just as well as a lamb | mi farebbero impiccare, sventrare e squartare comunque
Stuck between a rock
And a hard place
Between a rock and a hard place
You’d better stop
Put on a kind face
Can’t you see what you’ve done to me | non riesci a vedere quello che mi hai fatto

Litologia Partecipativa / sigla 1 / demo take 2 / Francesco Ceri (Matti delle Giuncaie)

Eccovi Francesco Ceri, mandolino e lead vocal dei Matti delle Giuncaie, già simpatizzante della Jug Band Colline Metallifere dalla prima ora. Aveva detto che era interessato a partecipare a qualche situazione “geomusicale”, e abbiamo colto l’occasione per proporgli la “sigla 1” della Litologia Partecipativa, su testo di Jack O’Malley, già proposta da Jack O’Malley feat. Mauro il Tirannosauro. Un grosso grazie a Francesco!

Se volete partecipare anche voi, date un occhio alla presentazione del progetto Litologia Partecipartiva e poi scrivete a jugbandcm@pibinko.org per il ruolo di “intrattenitore”, o a micalosapevo@pibinko.org per gli altri ruoli (collezionista, classificatore o sponsor).

Sono a Tatti e fotografo le pietre – Sto a Torino e classifico le pietre

Dovunque sono, sai, dei minerali assai – li analizzo dalla rete senza guai

Sarà così – finché mi va – sarà così

Quando ho fatto, a classificar le pietre – ci faremo un bel sito con le pietre

Ma non solo in rete dài, se volete siamo qua – ci verrere a visitar in Maremma

Sarà così – un giorno dài – sarà così

Litologia Partecipativa / sigla 1 / demo take 1 (Jack O’ Malley featuring Mauro il Tirannosauro)

La Jug Band dalle Colline Metallifere collabora con il progetto della Litologia Partecipativa, lanciato il 21 marzo scorso dalla rete pibinko.org (diciamo che la JBCM è la versione della rete pibinko.org in veste di musica dal vivo). Il progetto prevede la figura degli “intrattenitori”: musicisti o cantanti che propongano brani aventi a tema o che citino in vario modo sassi, pietre, minerali e che siano colonna sonora per gli altri personaggi che partecipano al progetto (i collezionisti, i classificatori e gli sponsor).

Come primo esempio, sulla base di “Pietre” di Antoine/Gian Pieretti, proponiamo una rilettura che spiega il progetto, interpretata da Jack O’Malley della Jug Band C.M. in formazione SD (social distancing). La chitarra è una Eko X27 dalla “cosoteca” di pibinko.org.

Se volete proporre brani, anche solo come playlist, o cimentarvi in altre interpretazioni (stanno via via uscendo altri testi), scrivete a jugbandcm@pibinko.org e parliamone.

Dunque: Litologia Partecipativa / sigla 1 / demo take 1, featuring Mauro il Tirannosauro.

Sono a Tatti e fotografo le pietre – Sto a Torino e classifico le pietre

Dovunque sono, sai, dei minerali assai – li analizzo dalla rete senza guai

Sarà così – finché mi va – sarà così

Quando ho fatto, a classificar le pietre – ci faremo un bel sito con le pietre

Ma non solo in rete dài, se volete siamo qua – ci verrere a visitar in Maremma

Sarà così – un giorno dài – sarà così

Mauro Tirannosauro con la collezione “C”

Mauro il tirannosauro, che ha da poco aderito al progetto di litologia partecipativa, dopo aver completato il set fotografico per la collezione “C”.

Attendiamo da Mauro i prossimi aggiornamenti!

Mauro vuole partecipare al PELP come caratterista

Il primo annuncio del progetto di litologia partecipativa è arrivato per vie traverse anche a Mauro il tirannosauro. Mauro si è proposto come mascotte per il P.E.L.P. con un portfolio fotografico che non ha lasciato adito a dubbi sul suo potenziale di caratterista:

Mauro contempla una parte della “collezione A”
Mauro in un primo piano su sfondo bucolico con uno dei campioni.
Mauro: la parte è tua!

Lo vedremo ricomparire prossimamente su questi schermi…

Per partecipare al “piccolo esercizio di litologia partecipativa”, come collezionisti, classificatori, intrattenitori o sponsor, visitate la pagina del progetto e scrivete a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228.

Brano raccomandato: Bring it on dei T. Rex

(col metro) La “rimappa” con la Jug Band Colline Metallifere al Moderno di Roccastrada (GR): sabato 7 marzo ore 18

Un metro può avere varie funzioni in questa stagione.

Aggiornamento del 6 marzo: tutto confermato per il ritrovo per la sintesi sulla mappa di comunità di Roccastrada. Unica variante: promemoria sulle indicazioni del DPCM 4-3-2020. Arrivederci a sabato 7!


Un momento del geoaperitivo del 29 febbraio.

Sabato 7 marzo al Bar Moderno di Roccastrada, appuntamento con Mirko, Francesco e chi vuole per vedere come si è sviluppata nel corso della settimana la “mappa di comunità” avviata il 29 febbraio in occasione del “geoaperitivo” con la Jug Band Colline Metallifere. Sabato scorso la cosa ha funzionato molto bene, e diverse persone esperte del territorio in vari momenti della serata hanno trascritto nomi di punti e zone in un raggio di circa 3 km attorno al capoluogo di questo comune a metà fra la piana del Bruna e le colline metallifere. Trovate in questo articolo un breve reportage. dell’evento del 29 scorso.

La zona tratteggiata è quella proposta come esercizio per i geoaperitivi al Moderno. A ovest e a nord i punti raccolti a oggi fra Tatti e Val di Farma, in eventi simili.

Nell’appuntamento di sabato 7 si poseranno gli strumenti musicali (si poseranno?) e a fianco della mappa in via di compilazione al bar si metteranno in funzione PC e software di mappatura open source per far vedere come dalla mappa cartacea si passa a una mappa digitale libera, si vedrà come questa mappa si può collegare con le mappe di comunità già realizzate gli anni scorsi in zone vicine, e si ragionerà di possibili sviluppi.

Alle tastiere (del computer) avremo Jack O’Malley. Nella Jug Band Colline Metallifere è il batterista con derive chitarristiche, ma “di giorno” è dottore di ricerca con 25 anni di esperienza internazionale nel campo dei sistemi informativi territoriali e dal 2008 promotore di mappe partecipative come m(‘)appare Milano, le mappe di comunità della Val di Farma e di Tatti e la BuioMetria Partecipativa.

Dato che poi una colonna sonora ci vuole sempre, avremo come sottofondo un po’ di Marcus King, un po’ di Bobo Rondelli e altri brani che con la Jug Band Colline Metallifere ci piace usare date le loro relazioni con le tematiche che la JBCM propone sul territorio.

Appuntamento fra le 18 e le 20 al Bar Moderno di Roccastrada (GR), Corso Roma 41.

Per informazioni: jugbandcm@pibinko.org o 3317539228