Con la vittoria della squadra di Piloni nel torneo “master” si è conclusa domenica scorsa a Vetulonia, frazione di Castiglione della Pescaia (GR), la stagione dei tornei estivi di palla eh! (o palla a 21), avviata quest’anno con un torneo rievocativo a Sassetta (LI) a fine giugno, e proseguita con Tirli (GR), Scalvaia (SI), Ciciano (SI), Torniella (GR), Vetulonia (GR) e Piloni.
Ecco qualche scatto di domenica scorsa da Rachele Quiriconi (FB, IG), che non conosceva il gioco, e ora è curiosa di conoscerlo meglio:



Grazie Rachele!
Con la rete pibinko.org ci occupiamo di promozione di questo gioco, come di altre situazioni minori e/o poco note in zone rurali da ormai 18 anni. Per salutare questa stagione ho piacere di condividere un presentazione del gioco che scrissi in risposta alla richiesta “Spiegami in mezza pagina il gioco della palla a 21″…..un annetto e mezzo fa, e che finora è circolata un po’ tra qualche conoscente ma magari sarà gradita anche a voi.
Sperando che tocchi dover cambiare presto le rime: auspico che Sassetta possa iniziare ad avere una squadra stabile e non solo rievocativa, e che i “paesi della palla” in bassa Toscana da sei che sono, ricomincino ad essere sette, otto…ventuno?
C’è chi la chiama palla eh! E chi la chiama “al ventuno”
ma cosa cambi, a ben guardare, non lo vede nessuno
non lo vedi nei gesti, e nemmeno nelle urla
non lo noti nelle mosse di chi sbaglia e prende burla
non lo assaggi nei panini, con l’acciuga sotto pesto
sono i primi a finire, per cui assaggia e gioca lesto.
Era un gioco che nei tempi un po’ lontani di Riforma
in mezza Europa si giocava, sembra strano, era la norma
da Toscana, Marche, e più su, su verso il “norde”1,
tutti a palla, nelle piazze, senza arbitri né corde
e siccome le racchette eran cose benestanti,
si giocava con le mani, che ce le hanno tutti quanti.
Minatori, boscaioli, tagliatori e contadini
la domenica giù in piazza, con la palla ed i panini
come premio, due capponi, fiasco vino e cinturoni2
a dar manate a quella palla, a volte sopra quei torrioni
con lo sguardo delle “citte” a volte un poco di traverso
mentre la palla rimbalza tra quei colli e l’universo
Se d’estate qui verrete i paesi sono sei
due su Siena, quattro Grosseto, per citarli, faccia lei
fanno un cerchio immaginario tra Val di Merse e Val di Farma
e quei poggi verso il mare che da gli Etruschi han preso il karma
Scalvaia, Ciciano, Piloni e Torniella,
Vetulonia e Tirli, ma dov’è la più bella?
C’è chi la chiama “il ventuno” e chi la chiama palla eh!
Dagli il nome che ti pare, basta che tu giochi con me!
Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org o 3317539228
- 1Pronunciato con accento toscano
- 2Riferimento al brano dell’antologia “Militi del lavoro” del 1919, in cui si racconta di una partita a palla a Castagneto Carducci (LI) – vedi link
- Il testo è pubblicato in “O tutto o niente: manifesto degli artisti scriteriati” di Charlie Gnocchi, Oligo Editore (link)