Primo festival transfrontaliero dell’escursionismo nelle Maremme, Rocchette di Fazio (GR), 14-15 giugno 2025 – resoconto narrativo

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Per altre informazioni sul festival: festivalescursionismomaremme@gmail.com o  3287178272.

La prima maratona dell’area grecanica: un fallimento fantastico – di Irene Pellegrini

In uno dei viaggi più belli della mia vita, a piedi nella Calabria grecanica sulle tracce del bergamotto (Il gusto di camminare), mi raccontarono una storia circa una visionaria maratona che un professore tedesco cercò di organizzare a Bova, paese che conta meno di cinquecento abitanti abbarbicato tra l’aspromonte e il mar Jonio. “Prima maratona dell’area grecanica” si chiamava. La preparazione coinvolse tutto il paese. Il professore testardo, sulle ali dell’entusiasmo per quella sua magnifica esperienza calabrese, impegnò davvero mille energie: coinvolse, dal sindaco al parroco, tutte le personalità e le professionalità locali possibili e grazie all’aiuto di tutti venne realizzato un meraviglioso spot in tre lingue (calabrese, inglese e tedesco), con tanto di drone e telecamera dall’alto. Mi ricordo che quando davanti a una gustosa Lestopitta, i fratelli Mimmo mi mostrarono quel video, oggi scomparso dalla memoria di youtube, rimasi incantata. L’idea era mostrare come correre insieme possa aiutare un paese a trovare solidarietà, cooperazione, stimoli e vitalità. Per due mesi il professore e la sua squadra di bovesi, di nascita o adottati, non fecero altro che lavorare a quell’evento. Il giorno della maratona si avvicinava velocemente finchè alla fine, passata parte della torrida estate calabrese, il primo Settembre 2017 arrivò. La maratona però ebbe luogo con un solo iscritto, il professore stesso che, inoltre, non riuscì a percorrere tutti chilometri previsti e la competizione rimase senza vincitore. Si potrebbe parlare di clamoroso insuccesso; e lo fu, in senso tecnico: un evento sportivo non può celebrarsi senza antagonismo. Ma la verità è che la maratona di Bova fu un fallimento fantastico. Il professore e gli abitanti del paese, nella loro cooperazione multilingue erano stati insieme per tutti quei mesi diventando non solo una squadra, ma, quasi, una famiglia tanto che ad una viaggiatrice straniera come me, cinque anni più tardi, in paese per indagare di cibo e di escursionismo, questa storia venne raccontata con sentimento, allegria e nostalgia. 

A Rocchette di Fazio, in una cornice remota e amena quanto Bova, si è celebrata un’impresa simile, ‘piccola e poco nota’, come ci è piaciuta definirla nella sua preparazione. Ed intendiamoci, non eravamo soli. Anzi. Nella torrida due giorni rocchettina ci sono stati camminatori – circa una ventina – che nel paese con diciassette residenti si sono incontrati arrivando da Firenze, Tarquinia, Montemerano, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello, Siena. Da Viterbo, Villa San Giovanni in Tuscia, Blera, Farnese, Oriolo romano si sono incontrati nella pieve di santa cristina i relatori accompagnati dalla musica popolare dei Folk Albegna. Ragazzi, donne e uomini accomunati da una sola passione: gli scarponi. Nella comunicazione e nel resoconto di questa impresa, Andrea Giacomelli, la sua rete e di riflesso la Jug Band delle Colline Metallifere, in questo momento in viaggio verso la Germania a fare musica, hanno fatto squadra con me e con noi, creando qualcosa che sento potrebbe avere un futuro. Il lavoro da fare è ancora enorme e in un certo senso la maratona non l’abbiamo portata a termine nemmeno noi. Siamo appena al punto di partenza. Ma i piccoli e i poco noti, tutti i bovesi e i rocchettini del mondo, in fondo, trovano la loro forza proprio in quello spirito di cooperazione e di socialità che camminare – o correre – insieme porta sempre inevitabilmente con sé. In un anno, molti altri fallimenti fantastici anticiperanno la seconda edizione del festival transfrontaliero dell’escursionismo nelle maremme. Fossi in voi, non ci perderei di vista. 

Irene Pellegrini  _ direttrice del FTEM