Yearly Archives: 2015

How do you light up your Christmas (in Andalucia)

Source: Estefania Canavate Garcia, in the Loss of the Night Network. Translation by Carlo Fantilli, student at the Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Pisa.

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FRONTE

Per maggiori informazioni: luminica.cma@juntadeandalucia.es
http://ww.juntadeandalucia.es/agriculturapescaymedioambiente

Assessorato dell’agricoltura, pesca e ambiente

RETRO

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La stagione natalizia rappresenta un periodo di festività e d’incontro, tuttavia porta con sé la tendenza a consumare molte più risorse rispetto a quelle necessarie. Tale questione evidenzia la necessità di un’imminente revisione delle nostre abitudini, al fine di non sviluppare comportamenti poco sostenibili.
Anche quest’anno l’Assessorato dell’Agricoltura, Pesca e Ambiente, vuole sfruttare le festività come momento di riflessione e presa di coscienza, tramite l’attuazione di comportamenti in linea con il rispetto ambientale. Il cielo dell’Andalusia è parte del nostro patrimonio culturale ed astronomico; la visione delle stelle, in special modo durante il periodo natalizio, gioca un ruolo molto speciale per l’importanza che ricopre nelle nostre usanze.
Una fra le “tradizioni” natalizie più inquinanti è quella di decorare temporaneamente vetrine, viali e spazi aperti con luci ed impianti d’illuminazione di elevata potenza e senza controllo del flusso luminoso. Questa maniera di illuminare è assolutamente inappropriata, poiché comporta un costo economico al giorno d’oggi inaccettabile ed un elevato consumo di energia, determinando di conseguenza un aumento degli agenti inquinanti nell’atmosfera.
La luce artificiale in eccesso va a contaminare i nostri cieli e ne compromette la visibilità, inoltre è nociva per molte specie sia animali che vegetali e può interferire con la salute delle persone.
Esistono molte altre ragioni per cui prendere in considerazione questo problema ed agire di conseguenza. Vi sono numerosi mezzi alternativi maggiormente adatti a rendere l’illuminazione natalizia più sostenibile e che permettono di ridurne il consumo di energia ed il costo economico.
L’Amministrazione Pubblica locale è l’ente che provvede alla gestione di questo tipo di impianti, mentre la Dirección General de Prevención, Calidad Ambiental y Cambio Climático (Direzione Generale per la Prevenzione, Qualità ambientale e Cambiamento climatico) del nostro Assessorato si occupa di fornire consulenza e supporto tecnico per semplificare l’installazione di impianti d’illuminazione più sostenibili. In accordo con questi princìpi, qui di seguito vengono elencate alcune regole la cui applicazione significherà un considerevole risparmio di energia per i comuni e, ovviamente, una notevole riduzione dell’inquinamento luminoso.
Con la messa in pratica di questi criteri, l’Amministrazione Pubblica trasmetterà ai cittadini non solo il proprio interesse per la salvaguardia ambientale, ma anche l’impegno a garantire una vita notturna più piacevole e la volontà di ridurre l’impatto economico delle festività natalizie.

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Le 10 regole per un’illuminazione natalizia più sostenibile:
1. Limitare l’utilizzo dell’illuminazione natalizia solamente alle ore in cui vi è il maggior transito di persone, riducendone l’intensità entro i limiti del possibile.
2. Ridurre il numero di giorni d’impiego dell’illuminazione natalizia. Si raccomanda di non accendere gli impianti prima del mese di dicembre e di terminare l’utilizzo il 6 gennaio.
3. Diminuire il flusso luminoso e la potenza installata al minimo possibile. Lo scopo delle decorazioni luminose è quello di rendere evidenti i punti luce, non quello di illuminare l’intera strada.
4. Non superare mai i valori massimi di potenza installata che le normative in vigore stabiliscono per questo tipo di impianti.
5. Fatta eccezione per alcuni tipi di illuminazione, al giorno d’oggi non si giustifica l’uso di lampade ad incandescenza. Una valida alternativa è rappresentata dalle lampade fluorescenti compatte con tonalità di luce calda, che garantiscono un’illuminazione similare, ma con un consumo di energia molto inferiore. Vi sono anche altre soluzioni presenti sul mercato, tutte in grado di offrire un’efficienza maggiore rispetto alle lampade ad incandescenza, ma con il medesimo risultato funzionale e tenendo in considerazione anche il colore della luce che emettono: mini lampade, microlampade, fili luminosi, fibra ottica o LED.
6. La propagazione della luce nel cielo è determinata dal colore della luce stessa. Infatti, le caratteristiche fisiche dell’atmosfera fanno sì che la luce blu sia in grado di diffondersi più facilmente rispetto al resto dello spettro visibile. L’uso di lampade dai colori caldi, come il giallo ed il rosso, riduce notevolmente il raggio della luce dispersa, diminuendo quindi l’inquinamento luminoso.
7. Dotare le luci compatte di supporti di protezione, ad esempio schermi riflettenti, oppure installare delle bande schermanti sui cavi di sospensione. Queste tipologie di componenti, in grado di riflettere la luce, contribuiscono ad amplificare l’illuminazione senza ulteriore consumo energetico.
8. Valutare l’utilizzo di elementi decorativi tradizionali senza l’impiego di luci.
9. Non tutte le strade o quartieri necessitano dello stesso livello di illuminazione. Uno studio della struttura urbana del territorio comunale, potrà facilitare l’impiego di un’illuminazione più intelligente. Nonostante i centri commerciali e turistici vengano adornati in modo molto similare, non è detto che sia necessario abbellire le zone residenziali o industriali alla stessa maniera.
10. Definire gli obiettivi che si intende raggiungere, allo scopo di eliminare l’inquinamento luminoso e tutte le conseguenze che esso comporta.

Pietro Crivelli, painter and musician: from Florence to Southern Tuscany, via Bali and Seattle

Pietro Crivelli graduated at the Fine Arts Academy of Florence in 1974. In 1977 he had his first international exhibitions, in Amsterdam, The Netherlands, and in New York City.

In 1977 he left Italy for Asia and India for four years, relocated to Sicily in 1981-1982. Between 1982 and 1995 he was in the USA (California, Colorado, and Seattle, Washington), where he was active both as a painter and a decorator.

He then moved to Bali, where he continued his activity as an artist, painting also in India and Indonesia.

In 2010 he relocated back to Italy, moving in an area not far from Florence, his home town, but completely new for him: the Farma Valley, in the hills and off the beaten track, about 40 km South of Siena.

Here he continues is activities, combining his experiences, extremely varied and from different continents with the interaction with a local environment which maintains a very strong legacy with nature and with the history of Tuscany.

Being a fully-fledged artist, Pietro also has a consolidated track record as a musician and an entertainer: in 1971 he was one of the founding members of Whisky Trail, the first band in Italy to propose Irish folk music. He then left the group when he started his international travels, but was always active as a guitarist and bass player, with strong ties to folk, country music, blues and Afro-American spirituals.

Pietro will create original paintings, reproductions, trompe l’oeil and decorations using different techniques and in all sizes.

To contact Pietro: pietro.crivelli64@gmx.com , (+39) 366 4092413

Solo and collective exhibitions

1972, Florence, Italy, Le Pavoniere, Le Cascine
1973, Tokyo, Japan, Association Friends Italy-Japan
1974, Rome, Italy, Galleria Della Pigna,
1975, Prato, Italy (collective)
1977, Amsterdam, The Netherlands, International Etching Exhibition contest
1979, Pune, India, Music House, Koregoan Park (collective)
1988, Seattle, Washington USA, Torrefazione Italia Cafè.
1991, Seattle, Washington USA, Lawson Gallery (Collective)
1992-1995, Various private collections around the USA
1996, Florence, Italy, In club Editor
1997, Siena, Italy, Miasto Institute for Meditation (collective)
2001, Bali, Indonesia, Gaya Gallery (collective)
2002, Bali, Indonesia, Gaya Gallery, Recycled Art (collective)
2002, Bali, Indonesia, Biasa Gallery, Seminyak
2003, Singapore, Dauphin Gallery (collective)
2004, Milano, Italy, Navigli, East West Gallery
2005, Victoria, Australia, Q dos- Gallery, Lorne , Victoria (Collective)
2007, Warung Made, Seminyak, Bali, Indonesia. Solo exhibit “ The rice paddies”
2010, Tiruvannamalai , Rani’s Garden, Tamil Nadu, South India
2014, Siena, A cavallo dell’Anno, (Collective)
2015, Tatti, Italy (collective)

Awards

1977, Amsterdam, The Netherlands, Etching International Exhibition
First Prize etching: Train 833 at New York Grand Central

1979, Reggello, Italy, County award for oil painting

Tuscany and Lombardy: comparing the names of lodging facilities

The charts below are derived from the data sets for lodging facilities in Tuscany and Lombardy. The numbers indicate the frequency of occurrence of terms in the facility name (only the top twenty terms are reported here).

The charts expose different anecdotes. One thing which was curious for me, among others: Tuscany has no motels (at least with “Motel” in the name).

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Data source: open data portals for Regione Toscana and Regione Lombardia. Processing: pibinko.