CPNS2018-2/28: L’inquinamento luminoso nei modelli di impatto cumulativo applicato alle aree costiere del mare adriatico

[Questo articolo fa parte della serie “Capraia Night Sky 2018, rivisitato” -Si veda l’introduzione per saperne di più]

D. Depellegrin1, M. Drius1, S. Menegon1, G. Farella1, L. Zaggia1, F. Falchi2, A. Pugnetti1, L. Bongiorni 1

1Institute of Marine Sciences, National Research Council (ISMAR-CNR),

Arsenale – Tesa 104, Castello 2737/F, 30122, Venice, Italy

2 ISTIL – Light Pollution Science and Technology Institute, Via Roma, 13, 36016, Thiene, Italy 

E-mails [daniel.depellegrin@ve.ismar.cnr.it; lucia.bongiorni@ismar.cnr.it]

Riassunto

Parole Chiave: inquinamento luminoso, ecosistemi costieri, impatti cumulativi, modellizzazione, Mare Adriatico

L’illuminazione artificiale notturna nelle aree urbane costiere rappresenta una fonte di disturbo diretta per gli organismi marini in quanto può influenzare il loro comportamento naturale, la migrazione e la riproduzione; inoltre, può interferire con l’ecologia delle comunità, ad esempio alterando i rapporti di competizione intraspecifica o di predazione. Nonostante ci sia stato negli ultimi anni un sensibile aumento delle ricerche aventi come obbiettivo la valutazione delle conseguenze ecologiche della luce artificiale notturna, gli effetti complessivi di questa minaccia sugli ecosistemi marini rimangono in gran parte sconosciuti. Questa pressione inoltre può sommarsi e interagire con altri fattori di stress di tipo antropico generando impatti cumulativi sugli ecosistemi marini. Ne deriva che, l’inserimento dell’inquinamento luminoso nei modelli cumulativi è necessario al fine di supportare adeguatamente la gestione e pianificazione marittima.

Lo scopo di questo lavoro è implementare e testare, per l’area costiera Adriatica, un modello avanzato per la valutazione dell’inquinamento luminoso costiero, basato sul convolgimento di esperti del settore, e su un dataset georeferenziato di luminosità artificiale del cielo notturno. Gli effetti sugli organismi marini (ad esempio le tartarughe marine) sono mappati e discussi per la loro rilevanza ecologica, la loro importanza all’interno di un modello di impatto cumulativo sviluppato ad hoc per l’Adriatico, nonché per la gestione e la pianificazione della fascia costiera.

 

 

traduzione di Lucia Bongiorni

Immagine: Wikipedia (Mare Adriatico)