Category Archives: Collaborations

Orsola Sinisi

Cenni biografici

Orsola Sinisi, videomaker indipendente, cresciuta in Puglia, vive a Milano dal 1997. Dopo esperienze in ambito teatrale, nel 2002 dĂ  inizio alla sperimentazione video firmando regia, riprese e montaggio di tutti i lavori.

Dal 2003 al 2006 realizza la serie Ritratti a teatro, intervistando alcuni dei piĂą significativi autori teatrali tra cui Ascanio Celestini, Marco Baliani, Jan Fabre, Giovanni Lindo Ferretti, Renato Sarti, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, pubblicati sul sito Ateatro di Oliviero Ponte di Pino.

Nel 2005 realizza Del Rwanda non sappiamo nulla, documentario sul genocidio con Yolande Mukagasana e il Gen. Dallaire, premiato a Bolzano nel 2006.

Nel 2007 realizza Un tempo si chiamavano cafoni, inchiesta sui braccianti di ieri e gli extracomunitari impegnati nella raccolta del pomodoro in Puglia, premiato al NIFF nel 2009.

Del 2010 è Foodpower, selezionato in numerosi festival, premiato a Roma da Morandini come miglior corto di regia al femminile e terzo classificato al Clorofilla film festival.Nello stesso anno fonda insieme a Lucio Monocrom le Officine Pandino, laboratorio di produzione video ed elaborazione dell’ immagine.

Dal 2010 tiene workshop di “videoteppismo”, laboratori di documentario di analisi socio-antropologica e mappatura dei luoghi, per la realizzazione di film collettivi.

Produzioni video

2002 E i fiorentini stanno a guardare

2003 Massimo Munaro-ritratto

Renato Sarti-ritratto

2004 Giovanni Lindo Ferretti-ritratto

Ascanio Celestini-ritratto

2005 Marco Baliani-ritratto

Del Rwanda non sappiamo nulla

Jan Fabre-ritratto

2006 Antonio Rezza e Flavia Mastrella-ritratti

Pasherienaset il figlio di Iside – Il lungo viaggio di una statua egizia

Genova – giochi nella notte dei musei

2007 ritratto di famiglia

Un tempo si chiamavano cafoni

La Fura dels Baus-ritratta assente

2008 spara

Brides on tour

I Rom invitano al Bellezza

2009 Danze d’oltrEuropa

Alle radici delle patate

2010 Foodpower

Beggar’ s food

Folle

Foodpusher

Primavera di bellezza

2011 Bovisa Film Collection

2012 Sapessi com’è strano: rilevatori a Milano

Partecipazione a Festival

  • Borderlands 4ff Bolzano
  • Sguardialtrove Milano
  • Quinte(s)senza Palermo
  • Saldi di fine stagione – Palermo
  • Festambientesud – Monte Sant Angelo (Fg)
  • Festival del cinema indipendente – Roma
  • Tempia – Roma
  • Filmaker al chiostro – Pordenone
  • NIFF 2008
  • L’altro corto – Roma
  • Festival del cinema invisibile – Lecce
  • Efebocorto 2010
  • Melzo film festival
  • Opere Nuove – Bolzano
  • BovisaVideoConnaction – Milano
  • Di ruolo – Catania
  • Foggia Film Festival
  • Festival audiovisivo della BiodiversitĂ  – Roma
  • Cinemavvenire Video Festival – Roma
  • Clorofilla film festival
  • Festival internazionale audiovisivo della biodiversitĂ  – Roma
  • Invideo – Milano

Altri progetti

  • autrice di recensioni cinematografiche per il sito Destroy This Nerd
  • responsabile dell’allestimento per la presentazione stampa delle collezioni kidult e Mabina Gioielli srl-
  • Bou-Tek Milano
  • autrice delle immagini di repertorio per il documentario “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti
  • realizzazione della serie Rhythmicity, esperimenti di esplorazione psico-geografica all’interno del progetto Exercises in Urban Reconnaissance in collaborazione con il collettivo italo-berlinese Ogino Knauss
  • ricerche Repertorio per “MEI [MEIG] Voci Migranti” di Federico Greco – prod. Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Meta
  • docente di corsi di editing video e video partecipato

Clienti

• Gruppo editoriale Mauri Spagnol

• Guerriglia Marketing

• Festival delle storie

• Durex

• kartell

• Comune di Corsico

• ARCI Milano

• Sovrintendenza ai BBCC regione Valle d’Aosta

• Comune di Genova – Museo Archeologico di

Pegli

• Teatri ’90 per il progetto Italy for Rwanda

• ateatro

Contatti

Orsola Sinisi

via Barrili, 24 – 20141 Milano

+393292568960

orsolasinisi@libero.it

http://www.youtube.com/user/orsolasinisi

Birrificio 26 Nero

The Birrificio 26 Nero was started in 2011 in Scalvaia, the hamlet on the northern side of the Farma Valley, by Fabio Massellucci aka Fabione.

Fabio is quite present in the pibinko.org network archives since 2007. He was in fact one of the participants to the “palla a 21 from Tuscany to Chicago” mission, and you may see him in various parts of the documentary on that event (see here the trailer and the whole docu-fiction).

Fabio was also interviewed by by Radio Popolare Milano in March 2014, on the occasione of the palla a 21 to Milano mission (here is the podcast).

The official website of the brewery is: https://www.birrificio26nero.it/

Marco Chiavistrelli

Marco Chiavistrelli is a Tuscan songwriter. He has been active since the early Seventies. His work is characterized by a strong focus on social and environmental topics.

May 2020, Follonica, Southern Tuscany

[THIS BIO IS TO BE TRANSLATED. IF YOU REQUIRE ADDITIONAL INFORMATION IN THE MEANTIME, PLEASE WRITE TO INFO@MARCOCHIAVISTRELLI.IT]

Gli Esordi (1973-1977)
Esordisce giovanissimo, nel 1973, come cantautore fortemente impegnato. Scrive tra l’ altro Compagno Presidente, Dante Di Nanni, e Ballata per Salvador Puig, brani molto cantati dal movimento studentesco e politico del periodo. Fa concerti in tutta Italia fino al 1977 collaborando e suonando con Pino Masi, Piero Nissim, Alfredo Bandelli nel Canzoniere Pisano, nel Teatro Operaio, nel gruppo Utopia. Si esibisce inoltre in spettacoli con i piĂą celebri cantautori del periodo (Battiato, Bennato, Venditti, Guccini, Branduardi, De Gregori, Lolli, Rocchi, Alan Sorrenti, etc..) tourneè con Gli Area e Giorgio Gaslini, e suonando con Toni Esposito, Napoli Centrale, Giovanna Marini, Canzoniere Lazio, Cooper Terry, Ivan Della Mea, Enzo Del Re, Davide Riondino e tanti altri, spesso accompagnato dal chitarrista Fulvio Cappelli.

In questo periodo tiene oltre cento concerti, a titolo di esempio canta al Festival Nazionale di Licola (25000 persone! dopo Branduardi che ne canta una Marco ne canta 6!) LibertĂ  2,3,4 a Pisa, al Concerto a Firenze per MSI fuorilegge, nei teatri, palasport di tutta Italia, scuole, quartieri, universitĂ  .
In questo periodo diversi artisti, come Enzo del Re, il Canzoniere di Salerno e Il Canzoniere di Mestre ripropongono le sue canzoni.

Gli anni Ottanta e Novanta

Dopo una pausa riprende nel 1984 con un repertorio leggermente diverso, piĂą personale anche se sempre alternativo, con “Volerò come un Corvo ” il secondo lavoro musicale italiano recensito sulla rivista ” Buscadero ” dopo Paolo Conte, da Mauro Quai. Fa concerti, escono recensioni anche su Grande Vetro.
Nel 1991 pubblica “Ma perchè il grande vento non torna mai” con recensioni su Buscadero (Pedron), Fare Musica (Susanna), il Mercatino Musicale (Susanna), il Tirreno, Novella 2000. Si tratta di un lavoro di respiro internazionale, con tratti esistenziali ed impegnati assieme.

Il terzo millennio

Dal 2000 Marco riprende i contatti col “movimento” e dai festival di Cuore, UnitĂ , giovanili etc. riapproda ai suoi “territori” piĂą consoni : festival rivoluzionari, il sociale, feste di Liberazione, per la pace, per Carlo Giuliani, per Emergency, per comitati dei disoccupati, per circoli di anziani, giovani.

Suona con quasi tutti gli artisti più sensibili in questo senso, Gang, Bobo Rondelli, Cisco, Casa del Vento, Les Anarchistes, Carlo Monni, David Riondino, Alessio Lega, Bienvegnù, Pardo Fornaciari, Luigi Grechi, Max Manfredi, Del Sangre, David Giromini, Massimiliano La rocca, Andrea Parodi, Guido Foddis e altri. Scrive un nuovo repertorio rivolto ai grandi temi del razzismo, della guerra, dei profughi, della miseria, dell’Africa.
Nel 2002 Un suo brano viene scelto per il CD “Piazza Carlo Giuliani ragazzo” di cui sono state giĂ  vendute 15000 copie e con i cui ricavati è giĂ  stata costruita una scuola nel Saharawi e dati contributi ad “Emergency” per un ospedale a Gerusalemme Est., dove suonano tutti i gruppi italiani piĂą famosi Subsonica, Modena city Ramblers, 99 Posse, YoYo Mundi, Banda Bassotti, Mau Mau, Sepe,Anarchistes,..Il brano di Marco “E io sono qui”- Lettera di un Carabiniere a Liberazione è stato citato come uno dei piĂą interessanti e diversi in quasi tutte le recensioni apparse su Repubblica Musica (Brighenti), Il Mucchio Selvaggio (Cilìa), Rockerilla, Alias, Repubblica, L’UnitĂ , Il resto del Carlino, e moltissimi siti Internet. Il CD è stato trasmesso da Radio Popolare, Controradio e altre. Il regista Max Franceschini ha posto la canzone di Marco come sigla finale del suo film “Genova Causa manifestazione”. Chiavistrelli è apparso anche su Tele Lazio per uno spettacolo su Carlo Giuliani e ha fatto concerti con Nomadi, Ed Gerhard, Casa del Vento, Les Anarchistes, Bobo Rondelli, Gang, Luigi Grechi, David Riondino, Carlo Monni, Pardo Fornaciari, Sabina Guzzanti e altri. Si è esibito tra l’altro al Social Forum di Firenze e dal 2002 il 20 luglio a Genova in Piazza Alimonda.

Nel 2004 propone un nuovo CD intitolato semplicemente Marco Chiavistrelli, dove compaiono Nicola Toscano dei Les Anarchistes (che ha curato anche la produzione) Davide Giromini alla fisarmonica e Roberto Giuliani alle tastiere. Il CD oltre a ” E io sono qui” (lettera di un carabiniere a Liberazione) e “Il branco” sulla repressione a Genova, contiene “Asunna” e “Little Big horn” scritti dopo l’ultima guerra in Irak, “La canzone del Bambino afgano”e “Profughi” ispirate dal problema delle popolazioni violentate dalle guerre e dalle mine, “Fratello nero”dedicata ai fratelli neri emigrati in Italia soffocati da un razzismo ora latente ora chiaro, “A migliaia ogni mattino muoiono” scritta dopo l’11 settembre e la vergognosa diversitĂ  di considerazione della vita,della morte e della sofferenza tra il nord e il sud del mondo, e altri brani. Sono 74 minuti di musica con cui Marco ha condensato con il suo stile particolare le canzoni degli ultimi anni , tutte piĂą o meno re-ispirate (quasi a chiudere il cerchio con la prima parte piĂą politica della sua carriera) da fatti sociali, quasi a voler dire che non ci può essere liberazione personale e autentica felicitĂ  senza liberazione di tutti e per tutti, e senza condividere lo strazio e la sofferenza degli altri in un contesto di autentica eguaglianza. Brani del CD sono stati diffusi da da Radio Popolare, Radio Carrara, Radio Voce Camuna, Radio CantĂą. Il CD è stato recensito in modo positivissimo da MUCCHIO SELVAGGIO (Cilìa), Liberazione (Lucini), Il Tirreno, Il Grande Vetro, e i Gang che lo hanno definito bello, lo sentiamo vicino e la chiave umanistica con la quale Marco Chiavistrelli apre la porta sui Tempi moderni ci piace tanto e lo fa “Toscano” come Padre Balducci, Davide Lazzaretti..”.

La battaglia per l’amianto
Marco Chiavistrelli è nato a Larderello in Toscana nel 1955. E’ in pensione avendo vinto con un comitato la causa per il riconoscimento dei diritti previdenziali per esposizione ad amianto, avendo come moltissimi operai della geotermia una patologia correlata. Al riguardo ha condotto una battaglia individuale durissima, utilizzando interventi pubblici e volantini, tra cui una poesia “Sepolcri d’amianto”, distribuita nella fabbrica e nel territorio, che ha generato una forte reazione emotiva. In seguito a questo, 200 persone hanno avuti riconosciuti i benefici previdenziali spettanti che non venivano concessi attraverso la falsificazioni dei curricola di lavoro! Per tre anni ha scritto su La Spalletta di Volterra, il principale settimanale della zona, proponendo articoli su temi come amianto, sicurezza sul lavoro, storia, movimento operaio, ideologie, ambiente, suscitando spesso dibattiti anche accesi. Ha scritto articoli anche sul L’incontro e il Grande vetro, e con collaborazione con Francesca Suggi e Barbara Antoni del Tirreno decine di reportage sul tema.

La laurea
Reiscrittosi dopo 30 anni all’universitĂ , nel 2004 ha approfondito a livello storico le origini profonde delle disuguaglianze e delle ingiustizie del mondo e del cosiddetto “terzo mondo”. Si è laureato col massimo di voti con una tesi sul cammino dell’uomo e il sottosviluppo.

Chiavistrelli fa anche spettacoli che potremmo definire “inusuali”, come
dentro il Carcere di Volterra, uno dei più belli e commoventi che abbia fatto, o un altro per Emergency a Follonica all’apertura di uno stabilimento balneare attrezzato anche per diversamente abili, un altro tra gli ultimi in una centrale Enel a Radicondoli tra gli operai e poi tante feste popolari, spettacoli per le Università della Terza Età, Centri Sociali, Scuole, Feste di Liberazione, Emergency, Club, Chiese Battiste.. con apertura e disponibilità a chiunque voglia creare e ascoltare voci nuove e profonde. Scrive anche poesie, pubblicate su numerose riviste e alcune raccolte di poeti contemporanei, o distribuite direttamente al pubblico e tiene conferenze di storia e sul nesso tra letteratura e società.

Nel 2007 ha pubblicato un romanzo “Credo nel vento” , con copertina di Vauro Senesi,e prefazioni di David Riondino e Heidi Giuliani. Con questo è giunto secondo alla ventiquattresima edizione del Premio letterario Piaggio di Pontedera. Il romanzo parla di mare, handicap, sociologia, amianto, fatti di Genova, rapporti di potere , mobbing.., psicologia, natura..alternativa esistenziale, con recensioni su Il Tirreno, Grande Vetro e La Spalletta.

Marco Chiavistrelli, è esperto di storia africana ed esegue una sorta di spettacolo-conferenza sull’Africa, descrivendone con interventi e canzoni storia origini e problematiche della drammatica situazione attuale, che a suo avviso costituisce il nodo morale e fondamentale del nostro tempo e delle nostre future scelte. L’Africa è nel cuore e nelle foto del suo ultimo CD.

Con il memorial Bandelli che Marco ha organizzato a Pisa dal 2001 al 2006 si è coagulato un nucleo di vecchi e nuovi interpreti della canzone impegnata (Gang, Casa del Vento, Del Sangre, Chiavistrelli, Fornaciari,Rondelli, , Parodi, Grechi, Lega, Manfredi, Del Giudice, Giromini, Anarchistes, E.Bandelli..) che intorno a Chiavistrelli e Fornaciari lasciava intravedere la rinascita di un movimento musicale alternativo e alla mano per modi spese e atteggiamenti, ricco di impegno e cooperazione reciproci con concerti, collaborazioni, e che cercava di creare sensibilità e cultura musicale anche dal basso, oltre che in concerti più tradizionali.

Nel 2008-2009 ha fatto molti spettacoli in Toscana e in Lazio collegati a movimenti e tematiche legate alla sicurezza sul lavoro le morti bianche le patologie asbestiche, cantando in decine di convegni conferenze assemblee di lavoratori dell’Aiea (ass. italiana Esposti amianto) e di comitati. E’ uscito il CD “La Cooperativa vapordotti” , prodotto dal Comitato Amianto in geotermia, canzone che narra la storia impressionante di una piccola cooperativa di 20 persone demolita dall’amianto (18 morti e due malati). La canzone è stata adottata da comitati associazioni giornali sindacati e radio e da chi ritiene che anche le storie oltraggiate e dimenticate debbano tornare almeno a far risuonare la propria voce oltre le barriere dell’ingiustizia e dell’indifferenza complice Fa anche recital più “musicali” dove alterna canzoni e strumentali chitarristici, (su cui sta lavorando molto in contatto anche col maestro Oscar Bauer, uno dei maggiori esponenti italiani del genere, con cui fa recital).

Della “Cooperativa vapordotti” è stato fatto un video del sindacalista Alessandro Rossi che circola in rete (You tube) .
La canzone è anche colonna sonora di “Non numeri ma persone” video di Stefano Fontana per l’Associazione Ruggero Toffolutti contro i morti sul lavoro. Negli ultimi mesi decine sono i concerti effettuati durante convegni assemblee raduni delle associazioni sulla sicurezza nel lavoro:ultimamente ha cantato al convegno “Amianto killer silenzioso” a Latina, alla conferenza “Amianto? Neppure una fibra” a San Daniele Po, al Convegno “Non numeri ma persone” contro gli omicidi bianchi a Piombino, alla giornata nazionale dell’Ass. Malati Invalidi sul lavoro a Frosinone, a Broni e Stradella (Pavia) città decimate dall’amianto (Fibronit), all’Università di Siena, Pomarance, San Giovanni Campano, Sesto San Giovanni, Firenze, Roma diverse volte- La canzone, il testo e la sua storia sono apparsi sui libri Amianto Killer di Ezio Bonanni, Morti sul lavoro di Samanta Di persio, Toghe Verdi di Stefania Divertito. Ha avuto recensioni anche su Repubblica, Nazione, Metro, Cronaca Vera, Il Tirreno, e special su Radio popolare Roma e Controradio firenze.

Marco ha pubblicato nel 2011 un nuovo CD Canzoni per Bhalobasa, a sostegno dell’omonima associazione. Il ricavato del disco è stato donato a supporto di progetti di istruzione ed emergenza in India, Ecuador e Burkina Faso. Le tracce del CD hanno come base la sensibilizzazione per la solidarietĂ  tra esseri umani e popoli, contro il razzismo le disuguaglianze le prevaricazioni le ipocrisie (ad esempio: Madre Africa, Fratello nero, GesĂą sarebbe da un’altra parte, Canto di Natale, Profughi).

A questo album hanno partecipato partecipano artisti di livello come il chitarrista Oscar Bauer, il pianista Dino Mancino, il percussionista Francesco dell’Omo, e il chitarrista Daniele Pistocchi, affiancati nelle esibizioni live dal chitarrista blues Alessandro Corsi.
Dal CD sono stati tratti due video di cui uno, Profughi di Stefano Fontana, regista Piombinese di cortometraggi premiati in numerosi Festival e collaboratore della stesura del film Acciaio tratto dall’omonimo romanzo vincitore del premio Strega e Non Chiamatemi clandestino, molto intenso, dedicato al sud del mondo, del regista-sindacalista Alessandro Rossi.
Il CD Canzoni per Bhalobasa è stato recensito da Il Tirreno, da La Spalletta di Volterra, dal Buscadelo, ottenendo dalla presitigiosa rivista tre stelle. Ha aperto con un concerto il Forum nazionale Genova 2001-2011 e il festival multirazziale di Pontedera 2013 suonando!!! per il Senegal! scelto dai senegalesi!! ed che cerca di instaurare un rapporto diretto tra produttori, associazioni e comitati soprattutto, pubblico, agenzie del settore, per una finalità assieme culturale e sociale, di cambiamento e trasformazione.

Controradio di Firenze ha fatto uno special live di Chiavistrelli col gruppo di due ore in prima serata e Radio Popolare Roma un’intervista a Chiavistrelli nel programma Facciamo gli Italiani della Direttrice Bonafoni.
Marco Chiavistrelli sta continuando a girare l’Italia. Ha suonato a Salerno per l’associazione musicale Daltrocanto ad es., da solo o in gruppo con in suoi concerti per la libertà contro il lavoro sfruttato e per una società accogliente aperta e non razzista, concerti per Emergency, per Bhalobasa, le associazioni contro le Morti Bianche, le amministrazioni di sinistra.., le Onlus del volontariato, le raccolte fondi per la cooperazione internazionale o sociale
La canzone Canto di Natale, dal cd Canzoni per Bhalobasa è stata cantata in vari contesti cristiani alternativi,comprese molte messe (e chiavistrelli non è credente!) di Natale e Epifania. ha fatto laboratori in chiesa con sue canzoni spirituali e sociali assieme con gli adulti e i bambini che partecipano! Invitato da amici cattolici due brani di valorialita’ evangelica umana ALLELUIA e PACE SIA cantati in chiese, sale parrocchiali , matrimoni, generando un movimento sacro e musicale assieme. Poi ancora una serie di concerti per Forum multietnici, ASSEMBLLE OPERAIE VERE!, Ass. per la sicurezza sui luoghi di lavoro, Ass. handicap, festival di musica popolare, centri indipendenti, Emergency, centri sociali giovanili, comitati ambientalisti, biblioteche cittadine, universitĂ  Terza etĂ , Piazza Alimonda il 20 Luglio..e anche nel progetto di I cantori del popolo piĂą squisitamente folk e popolare..

Chiavistrelli ha inciso nuovo materiale di carattere squisitamente acustico tra cui una bellissima versione del CANTICO DELLE CREATURE di San Francesco, di cui appunto ha composto la musica adattandovi le parole. Proprio in questi giorni la canzone “Profughi”, un a delle più belle e drammatiche del Cd, è stata posta nella Compilation internazionale S.O.S For Gaza, con altri artisti quali Modena city ramblers, Gang, Banda bassotti…,per la costruzione di un Asilo dedicato a Vittorio Arrigoni nella Striscia di gaza.
Canzoni per un nuovo mondo, il cd uscito nel 2013, PER L’ETICHETTTA LATLANTIDE (GANG, SKIANTOS..) apparentemente pare scarno per la strumentazione tipicamente folk, in pratica registrato da solo, in realtĂ  è il lavoro piĂą complesso e meditato da Chiavistrelli, sicuramente quello piĂą originale e vario musicalmente, imponendosi per un particolare ed energico tocco chitarristico, una voce penetrante e una manciata variopinta di canzoni ad ampio respiro, dalla tarantalla ironica sulla corruzione, alla ballata spirituale, a lunghi brani densi di psicologia anche tesa e dolorosa, a corte ballate ritmate e ricche di speranza, alla cooperativa vapordotti per i morti da amianto. Lo spettro musicale è amplissimo e il suono risulta molto “grande” pur trattandosi praticamente di un “solo” album.

Chiavistrelli in un certo senso “geograficamente” ancorato alla Toscana e a un certo tipo di movimenti e associazioni che lo hanno anche prodotto sin ora, cerca con questo lavoro un contatto piĂą distante e oggettivo col pubblico; ponendosi come autore fortemente ispirato tout court sia sul piano musicale che dei testi, dando vita ad un lavoro diversissimo e davvero originale per la realtĂ  italiana, quasi dal sapore internazionale per professionalitĂ  e gusto sonoro. Continua a cantare per associazioni no profit, equo solidale, alternative, onlus per i sostegni a distanza, popolari, per ricordare con un gruppo cileno di Bologna l’Unitad Popular e Salvador Allende a 40 anni dal golpe.

Dopo le “tragedie” in realtĂ  omicidi oggettivi causati da leggi razziali e fuori dal contesto internazionale come la Bossi Fini, ha edito tre video- canzoni di protesta tristezza e accusa contro questa feroci barbarie, su you tube e facebook per rispondere con immediatezza a un sentimento di dolore e non riconoscimento nel comportamento dell’Italia e dell’Europa: Per i morti di Scicli, Per i Morti di Lampedusa, queste nuovissime, mentre ha ripescato un vecchio “inno” all’uscita della Bossi Fini che la descriveva e che purtroppo poi si è mostrato tragicamente reale “Maledetti negri”..naturalmente un inno razziale ironico che ora sa di tragedia annunciata e quasi voluta. I brani hanno avuto anche un trattamento associazioni (bloccati per giorni per contenuti offensivi ecc..) la giornalista Timisoara Pinto ha dedicato aMarco 3 pagine del suo libro su Enzo del re (che faceva una cover di Marco “Ballata per Salvador Puig”)
Adesso Marco ha composto materiale nuovo CD di carattere esistenziale e sociale tra cui una canzone con video BALLATA PER MIKE BROWN appena incisa anche in inglese per aggiingere così il mercato americano, sulla nuova apartheid per il popolo nero negli usa, LA BALLATA DEL MIGRANTE sui profughi dall’africa sub-sahariana, ricirdando in sottofondo l’emigrazione italiana..dimenticata, la sempre piu’ apprezzata PER I MORTI DI LAMPEDUSA. gli ultimi concerti sono stati per i rifugiati a Bologna, la rivista Indipendenza a Roma, la lega Antirazzista a Firenze, il gruppo equosolidale Pontedera, Il liceo classico a Pisa, l’associazione famiglie con familiari morti sul lavoro a Piombino,, Radio Cora-ampi a Firenze, gruppo e equosolidale Maremma.. , Biblioteca Isolotto Firenze, concerto in Piazza della Repubblica Firenze per i Morti nel Mediterraneo.. e il viaggio continua.
Ultimamente anche RADIO 3 ha trasmesso PER I MORTI DI LAMPEDUSA.
Ultimissimi concerti per Associazione Toffolutti Sicurezza sul Lavoro, per gli operai della LUCCHINI in mobilitazione a PIOMBINO, a TIBURTINA ROMA per il Movimento Indipendenza, con La Casa del Vento A FOLLONICA alla Spiaggia Tangram la prima attrezzata per disabilita’, In un ANFITEATRO NATURALE di rocce a 800 metri per un grande pubblico di naturalisti, PER UN GRANDE CONVEGNO SULL AMIANTO ALLA REGIONE DI FIRENZE, il 3 ottobre AL CIRCOLO ISOLOTTO FIRENZE PER LA LEGA ANTIRAZZISTA E RICCARDO TORREGIANI, per l’ associazione TANA DEL BIANCONIGLIO di peccioli e UN PONTE PER. . Intanto è uscito il SINGOLO “RAMONA” DEDICATO AUNA RAGAZZA DI FOLLONICA QUASI CERTAMENTE “SUICIDATA” DOPO VIOLENZE E SOPRUSI NEL CARCERE DI PISA (cantata anche al funerale in un atmosfera emozionatissima e addolorata). oppio Intanto Marco fa continui concerti per le associazioni, leghe, onlus, comitati, moltissimi per il Movimento antirazzista fiorentino nelle sue varie identitĂ , Lega antirazzista, Basta Morti nel mediterraneo, Studenti medi, La comune, La comunitĂ  delle Piagge e Don Santoro, in un continuo approccio come “volontario della musica”che lo fa apparire in un certo senso come ARTISTA -CANTAUTORE DELLE ASSOCIAZIONI. E’ uscito da pochi mesi il CD BALLATE PER I SENZA POTERE dedicato atutte le situazioni di oppressione, razzismo che rendono fasce di esseri umani “ultimi” poveri” emarginati e sfruttati. UscirĂ  a marzo 2020 un nuovissimo CD INTERAMENTE DEDICATO ALLE SITUAZIONI DI RAZZISMO INTOLLERANZA XENOFOBIA “CANZONI PER RESISTERE” PER UN MONDO DI FRATELLANZA e ACCOGLIENZA.

Titoli? Amore profugo, Fratello nero, Madre africa, Non chiamatemi clandestino, Profughi, La ballata del migrante, Per i morti di Lampedusa…, Dietro i cani, Carola. Nel CD si è avvalso della collaborazione del produttore-percussionista-tastierista Nicola Baronti e del chitarrista Simone Sandrucci degli Etruschi from Lakota. Il cd ha un suono originale che alterna spunti folk a momenti più tribali e psichedelici. Con questo e altro repertorio Marco si interfaccerà al nuovissimo movimento che sta espandendosi in risposta alle nuove e terribili forme di razzismo. Gli ultimi concerti, quattro al centro accoglienza di Don Biancalani a Vicofaro (PT), alla rassegna alla Leopolda di Pisa e alle Murate di Firenze per la Rassegna “Nessuno è illegale”, in moltissimi presidi contro il Decreto Salvini organizzati a Firenze da Don Santoro-La Comunità delle Piagge, il 1 Maggio 2019 all’Istituto Ernesto del Martino a Sesto Fiorentino, il 4 novembre 2019 alla rassegna Canzoni contro la guerra a Firenze ecc..ecc..
Ultimamente ha ripreso una sua mai doma vena ambientalista scrivendo canzoni attualissime con gli ultimi drammi dell’inquinamento e della lotta al cambiamento climatico, come Pagherete tutto quanto piano piano, Figlia della Madre terra, L’alba del sole eterno.

Link: sito web. FB https://www.facebook.com/MCmarcochiavistrelli/

Martina Busonero

Born in Monte Argentario, Southern Tuscany. She has been a photographer since 1997, and living in Tatti, Southern Tuscany, since 2006. She has recently (Jan 2020) published a photo book called Retrospettiva, palio marinaro dell’Argentario, uno sguardo intimo, on the traditional boat race held in Porto Santo Stefano.