branobag del 27/3/19: è arrivata la nebbia

prima edizione: 1.10.2012

dal nostro studio mobile stamattina si vede la nebbia. le abbondanti piogge della domenica, oltre a innescare princìpi di raffreddore a tutti quelli che ancora se lo erano risparmiato…

…ma che stiamo a ffare ? si parla del tempo ? il tempo non è una notizia! come mi insegnò il mio non-amico Jens, in Danimarca dicono una cosa tipo “non esiste il cattivo tempo, esistono solo gli abiti sbagliati“.

Traslando la perla di saggezza del roscio e occhialuto danese, mi verrebbe da pensare che “non esistono i cattivi tempi, esistono solo gli ambiti sbagliati“. Sono veramente, ma veramente rare, le condizioni in cui tre persone che si intendano bene sul come combinare qualcosa non riescano poi a combinarlo. Ne bastano tre che siano d’accordo.

Con quattro si diventa fantastici (o apocalittici). In cinque si gioca a briscola chiamata. In sei, lo stesso ma si sta fuori un turno per volta. Con sette si fanno i magnifici. Otto bastano…lo diceva anche il telefilm. A nove ci sono in Nazgul, a dieci il fondamentale disco dei Pearl Jam.

Per oggi, basta contare e via al cantare, su un pezzo che non ha testi, con un video girato nel deserto (giusto per fare un po’ da contrasto alla nebbia di cui sopra)

…da capire se il video è stato girato prima o dopo Zabriskie Point e il Live at Pompei dei Pink Floyd. Il brano, comunque, era la sigla dell’omonimo telefilm (una serie rifatta viene proposta via via sulle reti RAI):

Interessante anche la versione “trent’anni dopo“, con due batterie e sicuramente più matura, anche se molto, molto, molto meno “psssighedeliga”: