branobag del 24/2/19: Detto tra noi

Sull’onda di 48 ore di full immersion nel mondo della promozione di beni culturali e siti archeologici, e dopo l’inaugurazione del micromuseo itinerante della rete pibinko.org e del relativo aperitivo…(leggi l’articolo di lancio, in attesa dell’approfondimento che seguira’ fra qualche giorno)…

…stamattina mi son svegliato con in mente questa. Dopo aver sentito citare dotti, Medici (con la M maiuscola…siamo a Firenze) e sapienti intenti a costituire uno stato generale (esperienza molto interessante dal punto di vista professionale), ragionavo di una canzone che potesse esprimere una sintesi rispetto ai tre minuti che mi sono stati concessi ieri per presentarci. A caldo mi era subito venuta in mente La disciplina della terra di Ivano Fossati, ma non volendo ripetermi dopo pochi giorni, e’ saltata fuori questa:

Detto tra noi – E. Bennato, 1973

Guarda quel castello
è tuo, è tuo se lo vuoi…
Io aprirò il cancello
e tu, tu mi seguirai…

… e dentro i viali di quel giardino, ti ci ritroverai:
ci hai vissuto per ore ed ore nei sogni tuoi…
… ed alla sorgente di acqua fatata poi ti disseterai,
ma già tu scuoti la testa, la favola forse sai…

… si, è vero!

Detto tra noi, sono solo un brigante, non un re,
sono uno che vende sogni alla gente,
fa promesse che mai potrà… mantenere.
Favole sì, ne ho contate ma tante, tante sai.
Detto tra noi, io non sono un gigante,
draghi non ne ho ammazzati mai…

Ho un progetto in mente,
un parco in ogni città.
Quanto spazio verde,
la vita per voi cambierà…

… e costruirò ponti e larghe autostrade, a dieci e più corsie
senza code a caselli, pedaggi e altre diavolerie.
… e tutta la gente che è costretta ad emigrare, a casa tornerà,
ma già scuotete la testa, più non mi credete ormai…

… si, è vero!