CPNS2018 4/28: Posti nel mondo con il cielo buio

[Questo articolo fa parte della serie “Capraia Night Sky 2018, rivisitato” -Si veda l’introduzione per saperne di più]

D. Welch
Chair, Dark Skies Advisory Group
World Commission on Protected Areas, IUCN
welch.ottawa@gmail.com

Dal 1993 al marzo 2018, sono stati riconosciuti 149 tra parchi e comunità dal cielo buio, da parte di varie organizzazioni, in particolare la  International Dark Sky Association (IDA), la Royal Astronomical Society of Canada (RASC) e la Starlight Initiative.

Dato che l’inquinamento luminoso ha effetto sulle specie e sulle loro interazioni, molte organizzazioni utilizzano nelle aree naturali sistemi di illuminazione compatibili con l’osservazione del cielo notturno e l’ecologia notturna.

I parchi del Canada e la RASC hanno sviluppato linee guida per l’illuminazione esterna nei parchi, ora raccomandate dalla IDA. Tali line guida si applicano nelle 27 riserve canadesi dal cielo buio. La Natural Sounds and Night Skies Division dello US National Park Service ha portato 22 dei propri siti a essere tra i 65 luoghi dal cielo buio negli USA, per lo più riconosciuti dalla IDA.

La Starlight Initiative certifica 16 riserve Starlight, soprattutto in Spagna. Diversi altri posti sono certificati a livello sub-nazionale o da gruppi di ricerca astronomica. Oltre ai parchi e alle comunità, la IDA certifica i  “Sviluppi di particolare rilievo” e, analogamente, la Starlight Initiative le “Destinazioni turistiche Starlight”

Dato che questi programmi usano diverse denominazioni, lo IUCN Dark Skies Advisory Group ha sviluppato un sistema in sei classi, con sottoclassi, per consentire confronti su scala globale:

1, Dark Sky Astronomy Site, 14 siti
2, Dark Sky Park, 86 siti
3, Dark Sky Heritage Site, 3 siti
4, Dark Sky Outreach Site 9 siti
5, Dark Sky Reserve, 13 siti
6, Dark Sky Community, 24 siti

Rimango varie sfide:

  1. L’inquinamento luminoso è spesso sovrastato da altre minacce per la natura, come il cambiamento climatico
  2. Resta da fare molto lavoro per ridurre l’inquinamento luminoso nelle aree urbane, per cui le aree protette possono svolgere un ruolo di divulgazione, coinvolgimento dei visitatori e dimostrazione di buone pratiche
  3. Resta ancora da capire che le aree protette dovrebbero essere comunque anche luoghi dal cielo buio

PAROLE CHIAVE: aree protette, conservazione della natura, parchi, comunità, buone pratiche, divulgazione

Isola di Capraia, settembre 2018 (foto di Zoltan Kollath)