branobag dell’8/2/19: La disciplina della terra

[prima edizione 20/8/2012]

Ascoltai questo brano per la prima volta nella primavera del 2003, di maggio, dalla radio di un autobus da Trieste per Ljubljana. Non credo di averlo mai più risentito, ma mi rimase molto impresso – forse perché da poco era venuta a mancare una persona cara che di mestiere faceva l’agricoltore diretto…ma forse non solo per questo. Se la rileggo ora, mi pare un po’ più chiaro…

La disciplina della Terra

sono i padri e i figli

i cani che guidano le pecore

tutti quei nomi dimenticati

sotto la mano sinistra del suonatore.

Solo l’amore non va così

a me pagano il giusto in questa vita mi pare

anche per vedere bene

per inseguire e per ascoltare.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Tu sei più bella di ieri vita

che a tutti ci fai battere il cuore

ed è proprio questo che mi piace tanto

ma non so scrivere e non so dire

non so chinare la testa

che non si china la testa

e non si regala l’intelligenza e la compagnia

e non è il caso di aspettare

non è il caso di aspettare

mai più.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Me ne stavo qui con gli occhiali al soffitto

a innamorarmi dei colori delle cose

ma desiderare non basta

da così lontano non basta.

Ora ho un contratto con gli angeli

e ti ritrovo di sicuro vita

in qualche mese d’agosto accecante

o in un tempo meno illuso

che vuoi tu.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Su questa non mi sento di aggiungere nulla al “come” cominciare questa mattina….lascio a voi il completamento della frase, su ispirazione di una foto scattata il 3 agosto 2003 in Maremma che magari si potrà anche tornare a visitare, se passate di qui.