branobag del 13-6-19: da cintura bianca a cintura nera – Oggi Sono Io (Mina)

prima edizione 15-10-2012

“Da cintura bianca a cintura nera” è un libro che veniva proposto ai giovani judoka nelle palestre milanesi a fine anni Settata-primi anni Ottanta del secolo scorso.

Ci era un riassunto di “tutte le mosse per fare judo”, e poi in fondo c’era una sezione speciale, in cui spiccava la pagina con l’indicazione di punti del corpo la cui pressione poteva fare istantaneamente perdere coscienza (tipo la mossa del Dr. Spock di Star Trek), o -addirittura- uccidere una persona!

Mina è una cantante che sistematicamente, e -ripeto- sistematicamente è in grado di prendere pezzi di altri e trasformarli in meglio. E’ una cintura nera della canzone. E ha una squadra di produttori e musicisti che pestano forte anche loro. Joe Cocker era un altro bravo in questo, ma era cintura marrone, non cintura nera.

Al grande Alex Britti in questo caso gli darei una buona cintura verde, e un grande incoraggiamento (vai Alex!) e intanto vi propongo una pezzo che mi rimbomba in testa da settimane.

p.s. non frequento più palestre di judo da anni, ma se qualcuno avesse una copia vintage del “Da cintura bianca a cintura nera”, mi farebbe piacere sfogliarla.

Oggi sono io

Alex Britti

A. Britti

(1999)

E non so perché quello che ti voglio dire
poi lo scrivo dentro una canzone
non so neanche se l’ascolterai
o resterà soltanto un’altra fragile illusione
se le parole fossero una musica
potrei suonare ore ed ore, ancora ore
e dirti tutto di me.
Ma quando poi ti vedo c’è qualcosa che mi blocca
e non riesco a dire neanche come stai
come stai bene con quei pantaloni neri
come stai bene oggi
come non vorrei cadere in quei discorsi
già sentiti mille volte
e rovinare tutto
come vorrei poter parlare senza preoccuparmi,
senza quella sensazione che non mi fa dire
che mi piaci per davvero
anche se non te l’ho detto
perché è squallido provarci
solo per portarti a letto
e non me ne frega niente
se dovrò aspettare ancora
per parlarti finalmente
dirti solo una parola
ma dolce più che posso,
come il mare come il sesso
finalmente mi presento.
E così, anche questa notte è già finita
e non so ancora dentro come sei
non so neanche se ti rivedrò
o resterà soltanto un’altra inutile occasione
e domani poi ti rivedo ancora
e mi piaci per davvero
anche se non te l’ho detto
perché è squallido provarci
solo per portarti a letto
e non me ne frega niente
se non è successo ancora
aspetterò quand’è il momento
e non sarà una volta sola
ma spero più che posso
che non sia soltanto sesso
questa volta lo pretendo.
Preferisco stare qui da solo
che con una finta compagnia
e se davvero prenderò il volo
aspetterò l’amore e amore sia
e non so se sarai tu davvero
o forse sei solo un’illusione
però stasera mi rilasso,
penso a te
e scrivo una canzone
dolce più che posso
come il mare come il sesso
questa volta lo pretendo
perché oggi sono io,
oggi sono io.